DOMANDA
Buonasera Dott. Soresi ho posto la stessa domanda, ad un epidemiologo ed a un oncologo, ma non mi hanno saputo rispondere. Le espongo il mio quesito:
olte tubature di distribuzione dell’acqua potabile d’Italia sono ancora di amianto, quindi volevo sapere se tutte le acque potabili di tutte le regioni d’Italia, Isole comprese, vengono analizzate per valutare la presenza o meno di residui di amianto nell’acqua di casa, dovuta a tubature danneggiate; se le analisi riscontrassero tale presenza, residui di questo materiale potrebbero finire nel bucato domestico e una volta asciutto, inalate e causare certe forme di tumore?
E’ mai stata fatta una ricerca valutando questo caso specifico?
Se il passaggio dei residui di amianto dall’acqua all’aria fosse possibile ( con le fasi indicate sopra ), potrebbe essere la causa di una maggior incidenza di tumori nelle zone dove le tubazioni di amianto danneggiate sono maggiori?
Le chiedo cortesemente se non sà la risposta se può chiedere lei ad un esperto specifico.
In attesa porgo distinti saluti.
RISPOSTA
Penso che nessuno sia in grado di risponderle Le posso pero dire che l’incidenza dei tumori della pleura è omogenea in tutta la nostra nazione ad eccezione di Casale Monferrato ( sede della fabbrica dell’Eternit ) e Sampierdarena ( sede di Cantieri navali ) dove l’incidenza è sette volte superiore. Tutti noi siamo quindi esposti amodeste concentrazioni di amianto non tali da indurre il tumore della pleura. Tenga presente inoltre che recentemente è stato implicato come concausa di questo tumore un virus particolare SW40 . Cordialità. soresi