DOMANDA
Egregio dottore,
lo scorso 30 Luglio mio padre (uomo di 77 anni in buona salute) è stato ricoverato (in Neurologia) in “stato di confusione”. A seguito dei primi esami (TAC, RM) è stata ipotizzata una encefalite e conseguente terapia di circa 10gg (antivirale ecc.). Il 23 Agosto è stato sottoposto ad una nuova RM che ha rivelato non solo la persistenza della lesione ma anche un accrescimento della stessa di circa 1cm. Mi hanno parlato a tal punto di glioma/glioblastoma. Ad oggi devono procedere con una TAC di tutto il corpo.
Le chiedo eventuali delucidazioni circa la velocità di accrescimento (mi sembra troppo elevata).
Data tale velocità quanto è importante la tempestività di azione?
Suggerimenti sul da farsi? (purtroppo al momento mi trovo a 1.000km di distanza)
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
Davide
RISPOSTA
Si tratta di due diagnosi del tutto differenti. A voltei quadri clinico-radiologici di tali malattie possono sovrapporsi. quindi non e’ escluso che possa trattarsi di una lesione gliale di alto grado (per esempio glioblastoma. Forse potrebbe essere utile ottenere uan seconda opinione presso un centro di neurochirurgia specializzato in tumori e ad alto volume di attivita’.
Cordiali slauti