DOMANDA
Mio fratello di 32 anni non vuole parlare con mia madre perchè dice di essere sereno così; sono tre mesi che non le parla. Mia mamma è una grande donna, ma soprattutto una grande mamma: ha sempre fatto di tutto per noi! Mio fratello non contribuiva in nessun modo in casa, ma pretendeva di dare ordini in tutto, se non trovava da mangiare si infuriava, se gli dicevano “lava il piatto dove hai mangiato” lo rompeva, e cosi via. Fino a che mia mamma gli ha detto “se non ti piace come cucino, lavo,stiro, vattene, cercati una casa tua”. Lui ha ha risposto “per me sei morta” e da quel momento non le parla e la guarda con rabbia. Mia mamma ci soffre per questo ed anche io, perchè vorrei la mia famiglia unita. Ho provato a far capire a mio fratello che i genitori si rispettano e si amano, a prescindere dagli sbagli, ma mi ha risposto “sono sereno così”, allora gli ho detto “perchè non ti cerchi una casa per te, così vivi ancora meglio e come ti pare” e mi ha risposto “è così che risolvi i problemi?”. Non apprezza i miei genitori e pensa solo a sè. Cosa devo fare? Accetta tutti ma non la sua famiglia.
Maria
RISPOSTA
Cara Maria,
la situazione familiare che state vivendo tutti quanti non è, senza dubbio, serena. Quando in un nucleo familiare si creano tensioni tali da impedire il benessere di tutti, allora bisogna evidentemente fare qualcosa per “cambiare” il sistema. Immagino che ognuno di voi stia soffrendo a modo proprio per questi eventi: tu, che in qualità di figlia-sorella non riesci a far comunicare come vorresti tuo fratello e tua madre, e ti ritrovi nel mezzo di queste dinamiche familiari; tua madre, che si sente in colpa e rifiutata dal suo stesso figlio; tuo fratello stesso, succube di una rabbia incontrollata e, penso, anche dei sensi di colpa. Immagino che l’episodio che mi hai citato sia solo l’iceberg di una serie di problemi e difficoltà comunicative nel rapporto fra tuo fratello ed i tuoi genitori. Situazioni così si creano spesso perché ci sono dinamiche familiari particolarmente disfunzionali, ma anche perché sovente si sommano problemi esterni (lavoro, difficoltà economiche o affettive). Probabilmente, oltre a problemi pregressi con i tuoi (non mi dici, per esempio, il ruolo o la presenza di tuo padre in tutto ciò) tuo fratello sta vivendo un periodo di estrema difficoltà esterna che gli impedisce di staccarsi dalla famiglia e crearsi una vita propria. Molto coraggiosa tua madre che, nel giusto, gli ha chiesto collaborazione nel menage familiare. Io credo che la strada giusta stia nella comprensione reciproca, ma non nella totale accettazone di determinati comportamenti. Se tuo fratello è in difficoltà a farsi una vita propria è giusto che voi gli stiate accanto, ma anche lui deve contribuire alla vita familiare, senza esplodere con comportamenti aggressivi o svalutanti. Hai fatto bene anche tu a sottolineargli tutto ciò; forse quello che potrebbe essere utile è mettersi a tavolino tutti insieme, in un momento di serenità, e cercare di affrontare chiaramente la situazione. E qualora tuo fratello non ne voglia sapere e voi siate al limite, cercate di fare squadra più possibile per non cedere ai suoi ricatti emotivi, affinchè impari da solo cosa vuol dire vivere per conto proprio cucinandosi, lavando per sé e cercando di dare una giusta piega alla propria vita.
Auguri.