Una compagna bipolare

    DOMANDA

    Buongiorno Vorrei sottoporle il caso della mia compagna, xè non so’ più cosa fare e a chi rivolgermi.Le riassumo: la mia compagna ha 34 anni e da circa 5 anni soffre di disturbi psichiatrici/psicologici.Io l’ho conosciuta circa 10 anni fà e avevo notato da subito che era una ragazza che si poteva definire un pò particolare.Le faccio alcuni esempi: attaccamento morboso verso gli animali (sopratt. i domestici considerati come umani),bassa considerazione della categoria maschile in genere, timidezza verso alcuni aspetti sociali es. rapporti con alcune persone, sfrontatezza con altre, remissione su alcune attività lavorative dinamismo su altre, look ricercato(trucco cinematografico)etc,cose che x me erano la sua personalità,senza essere un probl.Non ha mai fraquentato il padre (genit.separati)ma da quando ha saputo della sua morte,5 anni fà, e a seguito di lutti degli animali domestici tutto è cambiato. E’ iniziata ad essere sempre più paranoica su molte cose(gelosia su tutte), fino a veri stati di psicosi (risate senza motivo,voci,distrazione totale,sperpero soldi,insonnia etc).Negli ultimi anni ha subito 3 ricoveri presso l’spdc di zona, ed è in cura farmacologica,ma quando la smette o diminuisce la posologia,torna ad avere gli stessi problemi.Gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare,poi depressione maggiore ora (ricoverata)non si sa,ma non riescono a capire cosa abbia davvero.Non sappiamo più cosa fare o dove portarla ed è sempre più triste.Aiuto,mi dica Lei cosa fare.F.

    RISPOSTA

    Lei è giustamente preoccupata per la sua compagna cui hanno diagnosticato un disturbo bipolare, che solitamente si manifesta con fasi maniacali (umore esaltato, iperattività, insonnia, idee di grandezza, loquacità, a volte irritabilità o rabbia, ecc.) che si alternano a fasi depressive; è un disturbo non facile da curare sia per i sintomi a volte clamorosi e di difficile gestione, sia per la scarsa o nulla coscienza di malattia nella fase maniacale. Un punto fermo in questi casi è sicuramente la necessità di una terapia farmacologica adeguata e costante nel tempo, accompagnata da un supporto psicologico, importante anche per motivare il paziente a mantenere la terapia. Chi vive con una persona con disturbo bipolare ha bisogno di essere a sua volta aiutata a gestire le difficoltà che questo comporta. Ne parli con lo psichiatra che ha in cura la sua compagna sia per affrontare i suoi dubbi, sia per avere un supporto, ma anche per suggerimenti su eventuali alternative terapeutiche disponibili in zona.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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