DOMANDA
BUONGIORNO PROFESSORE MIA FIGLIA HA 25 ANNI HA SEMPRE SOFERTO DI ANSIA LEGGERA CIOE QUANDO DOVEVA AFFRONTARE UN ESAME IN PARTICOLARE DI MATEMATICA ALLE MEDIE AVEVA SFORZI DI VOMITO POI PASSAVA SUBITO NEL FRATTEMPO HA FATTO LICEO PERO’ AVEVA ANSIA CONTENUTA RAREMENTE CIOE’ 2 EPISODI IN 5 ANNI.
POI ALL’UNIVERSITA’ HA INZIATO AVERE UNA VOLTA ALL’ANNO ANSIA DA PANICO.
ORA STA FACENDO PRATICA LEGALE E MI SEMBRA SIA PIU FREQUENTE ATTACCHI DI ANSIA E PANICO CIOE’ MANCA RESPIRO SI SENTE MANCARE NON E’ COMUNQUE MAI SVENUTA. IL MIO MEDICO DI BASE GLI HA PRESCRITTO UNA VITAMINA E IN NECESSITA’ USARE TAVOR ORO 1/4 DI COMPRESSA LEI VUOLE VINCERLA CON LA TESTA DA SOLA MA IO VORREI UN’OPINIONE SE E’ IL CASO DI FARLA AIUTARE DA UNO PSICHIATRA.SIAMO DI PADOVA.LA RINGRAZIO PER LA DISPONIBILITA’, RIMANGO IN ATTESA DI UNA SUA RISPOSTA.UNA MAMMA PREOCCUPATA.
RISPOSTA
Gentile signora, tenga presente che spesso chi soffre di ansia vive un conflitto tra bisogno di rassicurazione e di dipendenza e desiderio di autonomia (farcela da sè, dimostrarsi forti), il che a volte rende difficile la richiesta di aiuto, considerata una debolezza. Se l’ansia dura da tempo i comportamenti che spesso le persone adottano per difendersi dall’ansia del momento, come per esempio gli evitamenti (non affrontare luoghi, situazioni ansiogene), si rinforzano, portano a limitazioni e aumentano il senso di impotenza e il disagio; questo tende poi a ostacolare sia la vita lavorativa che le relazioni sociali. Per questo è importante ricorrere per tempo all’aiuto di uno psichiatra che sia in grado di valutare il problema sia dal punto di vista medico (l’ansia può essere collegata a malattie fisiche) che psicologico per consigliare gli interventi più adeguati. Per chi teme l’uso degli psicofarmaci va detto che non sempre sono indicati o indispensabili, ma questo va valutato caso per caso.
