Una relazione tormentata con un uomo sposato

    DOMANDA

    Spett.le Dott.ssa Piana,
    le scrivo in un momento di sconforto e di dolore, psicologico e non solo.
    Alcuni anni fa mi sono legata ad un uomo sposato. Un amico e collega di lavoro, inizialmente. Ero la sua confidente..ogni giorno mi parlava dei problemi con la moglie. Col passare del tempo questa amicizia si è tramutata in qualcosa di più forte e ci siamo amati. Premetto che io ero single. Mi sentivo davvero amata, capita, desiderata..ma quest’uomo continuava a programmare ferie con la moglie (gite romantiche in moto, passeggiate), cene con amici, viaggi (non hanno figli) ed io mi sentivo esclusa, ferita come donna. Pur amandolo tanto decisi di iniziare una relazione con un altra persona, libera in questo caso..Finchè lui, l’uomo sposato, non lo scoprì e mi lasciò (io, nel frattempo, lasciai l’altro uomo). Tornammo insieme dopo alcuni mesi ma lui mi disse “ora non posso darti ciò che vorresti. Forse prima avrei potuto ma dopo quel che hai fatto no”. E abbiamo continuato così, tra la mia insoddisfazione e la sua gelosia; è un uomo possessivo e geloso che non ammetteva uscite con altri uomini. Ho dovuto sopportare tutto a denti stretti.Il giorno della sua laurea a luglio (ha conseguito la laurea un pò tardi…a 48 anni) non gli scrissi nessun sms perchè ovviamente c’era la moglie e passai tutta l’estate da sola. Ad agosto mi vide un giorno al mare con un ex fidanzato che incontrai in spiaggia e da quel giorno è sparito dalla mia vita. Non risponde da 30 giorni ed io sto male.
    Cordialmente.

    RISPOSTA

    Cara lettrice, capisco molto bene il suo dolore di questo momento e la voglia di sfogarsi, buttando tutto fuori, ricordando cose belle e brutte di questa tormentata relazione! Mi creda, quello che sta succedendo in questo momento è del tutto normale e forse è davvero il primo passo per svincolarsi da questa difficile situazione. Non mi scrive di preciso quanti anni abbia, presumo sia comunque una donna piena di interessi e con una vita davanti a sé. Molto probabilmente le cose che sto per scriverle le avrà già sentite migliaia di volte: da amici, confidenti a cui ha parlato di questa storia e che magari l’hanno risollevata nei momenti tristi. Porbabilmente, nei momenti di maggiore rabbia, avrà anche pensato fosse vero e giusto tutto ciò che che le dicevano; ma poi arriva una telefonata, un sms, un incontro con quest’uomo ed è capace di cancellare ogni buon proposito. Si accorge lei stessa di quanto stia male e mi dice che ormai non è solo la mente a soffrirne, ma addirittura il corpo. Non siamo fatti per soffrire così a lungo; mi scrive che la storia dura da qualche anno: anni di alti e bassi, attese, speranze. Si è mai chiesta cosa la lega indissolubilmente a questa persona? Cosa c’è che la attrae così tanto da mortificare se stessa e da restare in attesa, accettando gelosie immotivate e ricatti affettivi? La base è proprio questa: capire che qualcosa in questa relazione non va e agire di conseguenza. Mi ha parlato di altre storie, altri fidanzati: anche con gli altri ci sono state difficoltà relazionali di questo tipo? A volte capita che inciampiamo sempre negli stessi “errori” per così dire, scegliendo per noi persone sbagliate, che ci fanno soffrire. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserele utile per capire ciò, ma non per risolvere il problema della sua attuale “non-relazione”, ma per conoscersi meglio e stare meglio lei stessa. Si dia del tempo, cara amica: tempo per avere voglia di fare ciò che più le va, uscire, stare in casa, piangere, frequentare altre persone. Nulla è giusto e nulla è sbagliato. Ma la cosa più importante è darsi del tempo. E se davvero ha capito ed ha accettato (perché è questo il fulcro di tutto, ma deve essere lei a volerlo) che nella sua vita c’è di meglio che avere accanto un uomo così, allora eviterà lei di farsi reperire al telefono, non risponderà più a messaggi o provocazioni di alcun genere e darà un taglio a questa relazione. Quando, libera dal dolore, magari rileggerà ciò che mi ha scritto in questa lettera, lo farà con occhi diversi e tutto le sembrerà più chiaro.
    Auguri,
    Dott.ssa Piana

    Sonia Piana

    Sonia Piana

    SPECIALISTA IN TERAPIA FAMILIARE. Psicologa e psicoterapeuta presso la residenza sanitaria assistenziale San Giacomo di Torino. Nata a Torino nel 1977, si è laureata in psicologia clinica e si è specializzata in psicoterapia sistemica relazionale. È consulente-formatrice in alcune cooperative del Piemonte, soprattutto per tematiche sull’handicap e sul lavoro di equipe nei contesti sociali. I […]
    Invia una domanda