Ureaplasma…

    Pubblicato il: 2 Luglio 2018 Aggiornato il: 2 Luglio 2018

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore, Le scrivo con la speranza che possa dare risposte ai miei tanti dubbi.. Ho 36 anni, io e mio marito cerchiamo una gravidanza da circa 3 anni.. ho cambiato non so quanti dottori, l’ultimo medico mi richiede di eseguire un isterosalpingografia, ma a seguito di tampone vaginale mi rilevano l’ureaplasma e di conseguenza, se prima non si debella il suddetto batterio, non possono effettuare il controllo delle tube. Pertanto il medico mi prescrive immediatamente una cura con antibiotici. Sono al 4° tentativo di antibiotico (cambiato di volta in volta in base all’antibiogramma) ma ripetendo il tampone per ogni ciclo di antibiotico effettuato, l’ureaplasma risulta essere sempre presente. La mia prima domanda è: l’Ureaplasma impedisce o no il concepimento? Inoltre, come ho letto dalle sue innumerevoli risposte, vorrei seguire le sue indicazioni e vorrei iniziare una cura con integratori di fermenti lattici e ovuli per ripristinare il ph vaginale. La farmacista mi suggerisce gli integratori Astarte e Vidermina Prebiotic. Sono corretti? sono nella giusta strada? e per quanto tempo dovrei fare la cura per ottenere dei benefici?
    Le faccio notare comunque, che non ho nessun tipo di sintomo o fastidio vaginale. Mi sto convincendo sempre di più che magari la mia tanto desiderata gravidanza non arrivi a causa di questo batterio.
    Grazie sempre per la sua disponibilità ed infinita pazienza.

    RISPOSTA

    Cerco di risponderle sinteticamente e in ordine ai vari quesiti. Innanzitutto difficilmente Ureaplasma sarà la causa del mancato concepimento. Piuttosto, invece, un dismicrobismo vaginale, probabilmente alla base anche del ripetuto riscontro di Ureaplasma, può esserne causa. Perciò, l’approccio terapeutico naturale, a base di probiotici e acidificanti può rappresentare una buona strada. C’è un aspetto non chiaro, però, nel suo messaggio: lei infatti non mi ha citato di avere riscontrato , con l’esecuzione del tampone vaginale, tale problema. Per cui, in sintesi, sì al trattamento naturale, per non meno di 4-5 mesi, ma prima deve essere accertato effettivamente il dismicrobismo vaginale.