DOMANDA
Salve Dott. quest’anno cercando una gravidanza ho voluto effettuare vari controlli sia per me che per mio marito, per essere sicuri di essere in salute prima di concepire. E’ risultato che io pur avendo 37 anni, ho un alto numero di follicoli e di ovuli, il progesterone ok. Fisicamente sto bene ma dal tampone è uscito che ho l’ureaplasma. Ho fatto una cura di 7 gg di ambramicina, rifatto il tampone ed ancora positivo. Mi è stata fatta fare una cura di augmentin 6gg e zidoval locale per 6gg, io di mio ho assunto anche dei probiotici orali. Oggi al tampone è risultato di nuovo l’ureaplasma e anche mycoplasma. Inoltre nell’elenco degli antibiotici questa volta risultano un maggior numero di farmaci resistenti rispetto all’antibiogramma precedente che indicava invece come sensibili. La dott.ssa m’ha prescritto ciproxin 500mg per 7 gg, due cp al dì, meclon vaginale per 7 gg e codex cp per 15gg. Sono molto demoralizzata, invece di star meglio si aggiungono cose nuove? Premesso che non ho avuto alcun rapporto con mio marito nemmeno protetto, (lui è risultato negativo). Non so più cosa pensare, inoltre sono molto sensibile a molti farmaci, per questo evito di prendere antibiotici se non per causa di forza maggiore. Il tempo passa e ho paura di non riuscire a debellare questa infezione che per me è stata asintomatica. Quando ho fatto pap-test mi hanno fatto fare varie cure con ovuli vaginali ma nessuno m’ha mai indicato/consigliato un tampone. Premesso che io nemmeno conoscevo questo tipo di infezione. Cosa mi consiglia di fare? Sono stanca di assumere tutti questi farmaci inutilmente. Può darmi qualche suggerimento per poterlo debellare una volta per tutte? Vorrei cercare una gravidanza quanto prima perchè non vorrei adagiarmi sugli allori per il fatto che per ora ho una buona ovulazione. La ringrazio. Buona serata.
RISPOSTA
Nel suo lungo messaggio emergono tre aspetti fondamentali: il primo, più importante, è che nessuno degli antibiotici assunti ha attività in vivo nei confronti di micoplasmi/ureaplasmi. Il secondo aspetto è che la presenza di questi microrganismi è assolutamente normale nella donna sana e asintomatica, come lei (veda in proposito le ormai numerose risposte a quesiti analoghi al suo). Il terzo aspetto è che lei dice di aver eseguito una terapia con ovuli dopo il pap test, segno evidente che da esso era emerso un reperto infiammatorio, segno di uno squilibrio a carico del normale ecosistema vaginale. Ecco, qui sta il punto: lei ha l’Ureaplasma perché il suo ecosistema normale è alterato, non perché ha un’infezione da trattare con antibiotici. Piuttosto dovrà probabilmente fare, se si conferma ciò che sto dicendo, un lunghissimo periodo di trattamento locale con probiotici.