Ureaplasma dal 2016

    DOMANDA

    Gentile Dottore, sono una donna di 36 anni. Negli ultimi anni i tamponi ginecologici risultavano sempre positivi a vaginosi o vaginiti. Nel 2016 sono risultata positivi ad ureaplasma. Chiesi da cosa potesse dipendere questo insieme di infezioni, avendo da tempo una relazione stabile, e la ginecologa mi disse che tutto proveniva da problemi intestinali. Mi sono rivolta ad un gastroenterolo e riscontrò allergie al nichel, al cobalto ed intolleranza al lattosio.
    Nel 2017 resto incinta ma all’11ma settimana, avviene il primo aborto con febbre a 39,5. Esame citologico: aborto su basi placentari, da placentite acuta
    Nessuno dei 5 ginecologici a cui mi sono rivolta mi fa ripetere il tampone cervicale.
    Nel 2018 resto incinta, ripeto i tamponi (ma mi eseguono solo quello cervicale) = gardnerella.
    Alla 9a settimana, secondo aborto. (Non ho ancora ritirato il referto questa volta chiesto solo di tipo genetico)
    Successivamente ripeto i tamponi: Mycoplasma Hominis >=10.000; Ureaplasma urealyticum >= 100.000; Candida parapsilosis positivo
    Terapia seguita: Meclon ovuli 14 sere e Iosalide 3 al dì per sette giorni (per me e mio marito).
    Rieseguo il tampone: Flora batterica residente non patogena; Ureaplasma >= 100.000.
    Terapia: Meclon ovuli per 7 sere e Azitrocin per 3 gg.
    In questi giorni tornerò a ripetere i tamponi

    Mi chiedo, 1) come sconfiggere l’Uresplama
    2) possibile che sia causa di aborti?
    Grazie e scusi se mi sono dilungata ma negli ultimi anni ne ho passate….

    RISPOSTA

    Dal suo racconto emerge abbastanza chiaramente che lei ha un’evidente situazione, che si trascina da molto tempo, riferibile a dismicrobismo vaginale/vaginosi, che è la causa di fondo di tutto ciò che racconta. Fino a quando qualcuno non metterà mano a questo aspetto, credo che difficilmente risolverà i suoi problemi, che non sono certo riferibili a ureaplasmi e micoplasmi.