DOMANDA
Gentile dottore,
sono una ragazza di 23 anni, e la contatto per chiederle un consulto in merito al mio partner.
Ad aprile mi è stato diagnosticato, tramite un tampone vaginale, l’ureaplasma parvum: il mio compagno, con cui ho sempre avuto rapporti non protetti, pur non presentando sintomi, ha fatto un tampone uretrale e la spermiocoltura, risultando perfettamente sano. Ho seguito una cura a base di flagyl e meclon in ovuli(avevo anche la gardnerella) e, finita la cura, pensando di stare bene, abbiamo ripreso rapporti non protetti. Il mese scorso ho ripetuto il tampone e l’ureaplasma c’è sempre: ora sto facendo una cura con miraclin per 10giorni. Il medico mi disse che l’ureaplasma è una malattia a trasmissione sessuale; com’è possibile che io l’abbia contratta e lui no (non ho avuto altri partner)?Ora che non mi è passata, devo pensare che la cura di flagyl e meclon sia stata insufficiente in quanto -a detta del mio stesso medico- non era propriamente mirata (non voleva darmi subito il miraclin che ha molte controindicazioni)?Oppure è una questione di ‘rimbalzo’ del virus? Come si dovrebbe comportare lui?Dovrebbe curarsi comunque? Perchè i pareri medici sono molto contrastanti su questo, e, ad esempio, in una coppia di miei conoscenti si sono curati entrambi i partners, poichè, a detta le medico, non sempre l’ureaplasma parvum è visibile nell’uomo da tamponi e spermiogrammi. E poi: che differenza c’è tra l’ureaplasma parvum e tra l’u. urealitycum?
La ringrazio
RISPOSTA
Effettivamente sarebbe consigliabile anche per il suo partner un ciclo di terapia di profilassi con miraclin.