UREAPLASMA PARVUM

    Pubblicato il: 12 Febbraio 2019 Aggiornato il: 13 Febbraio 2019

    DOMANDA

    Buon pomeriggio Professore, vorrei avere conferma del fatto che l’ipercolonizzazione da Ureaplasma Parvum sia riconducibile ad una dismicrobiosi e non alla presenza di patologie concomitanti a livello immunitario, quindi se è necessario effettuare ulteriori indagini. Sono in gravidanza e vorrei capire se ci sono reali rischi per il feto e vorrei capire se la terapia antibiotica a base di Josamicina oltre all’impiego di lattobacilli topici è efficace o meno secondo la sua esperienza. Grazie mille

    RISPOSTA

    La presenza di U.parvum è spesso correlata a un dismicrobismo, e non a disordini immunitari. Lo stato dismicrobico, però, va confermato con la valutazione dei lattobacilli e del pH vaginale. Non ci sono ancora allo stato attuale sufficienti evidenze che dimostrino una correlazione tra la presenza di Ureaplasma e il parto pretermine, né tanto meno di possibili danni al feto. Peraltro, nonostante ciò, è prassi della maggior parte dei ginecologi trattare eventuali positività durante la gravidanza, e josamicina è una possibile opzione per il trattamento della gravida, anche se l’efficacia terapeutica non è sempre ottimale.