DOMANDA
Buongiorno dottore,
sono una donna di 50 anni in perimenopausa, sto passando un periodo pessimo che oscilla fra vaginiti, cistiti (non batteriche) e fastidi vari con prurito, circa tre mesi fa dopo tampone vaginale è risultato l’ureaplasma parvum trattato con antibiotico bassado per 10 gg è scomparso, ma ad oggi sto di nuovo male per cui sicuramente il tampone sarà positivo (attendo risposta). Continuo ad avere persistente prurito ai genitali esterni con fastidio interno a livello di utero/vescica, che passa solo con antistamico, sto prendendo integratori a base di lactobacilli e controllo l’alimentazione… la mia domanda è questa: – l’antibiotico è l’unica soluzione? Cosa si può fare per prevenire questi problemi?-
Ringrazio in anticipo,
cassandra
RISPOSTA
Lei non ha alcuna infezione. U.parvum è un colonizzante dell’ambiente vaginale che nulla ha a che vedere, a mio parere, con i disturbi che lei lamenta, e che sono tipici di molte donne in pre-menopausa o menopausa conclamata. La riduzione ormonale, infatti, altera i normali equilibri della flora batterica vaginale, con ovvie conseguenze in termini di disturbi infiammatori a vario livello. Nel suo caso, sarà necessario perciò un approfondimento di questo tipo, che potrà passare attraverso l’uso di lattobacilli endovaginali e acidificanti artificiali locali, optando eventualmente, qualora vi fossero manifestazioni riferibili più specificatamente ad atrofia della mucosa, a terapia ormonale locale sostitutiva.