Ureaplasma positivo nel tampone vaginale

    Pubblicato il: 3 Gennaio 2017 Aggiornato il: 3 Gennaio 2017

    DOMANDA

    Sono arrivata
    al vostro sito mentre ricercato su internet informazioni su questo batterio. Praticamente le ricerche che ho fatto mi hanno scoraggiata, demoralizzata e imparanoiata. Questo batterio sembrerebbe pericoloso, può portare fino a meningite e sterilità. Io ho partorito da pochi mesi e ho una bimba piccola che allatto, e tra l’altro ora temo anche di averla contagiata. Nel tampone è risultata anche una candida. Contattando la mia ginecologa lei ha cercato di rassicuratmi dicendo che ureaplasma e candida viaggiano a braccetto e che non è così pericolosa, solo in questi ultimi tempi è diventato così patologica. Ora devo eseguire una cura con degli ovuli compatibili in allattamento che trattano ambo le cose. La domanda, anzi le domande sono:
    L’ureaplasma è così pericoloso?
    Va per forza trattato con antibiotici? (io sarei anti/antibiotico)
    C’è rischio di contagio per la mia bimba?
    Come faccio per Debellare il prima possibile e con efficacia?
    Il mio compagno deve fare delle cure in contemporanea? Se si quali sarebbero quelle più adeguate?
    Dopo le cure quando è il caso di ripetere il tampone per vedere una negatività?
    Mi scuso per la tempesta di domande e vi ringrazio anticipatamente per le risposte.

    RISPOSTA

    Andiamo con ordine, nel mentre le consiglio di leggere anche tutte le precedenti riposte su questo sito in merito ad Ureaplasma, che di fatto non è per nulla pericoloso. E’ infatti un microrganismo presente in moltissime donne del tutto asintomatiche, che mai hanno avuto disturbi, e mai ne avranno. Solo in alcuni casi, quando soprattutto diminuiscono le normali difese vaginali, costituite essenzialmente dalla presenza dei lattobacilli, può contribuire a produrre disturbi locali, senza peraltro alcuna particolare rilevanza clinica. Per questo motivo quasi mai è necessario un trattamento antibiotico specifico, tanto meno per il partner. E non sussiste alcuna possibilità di contagio/malattia per la piccola.  Con queste premesse, se lei non ha alcun disturbo vaginale, non faccia assolutamente nulla. Se ha disturbi, verifichi con un tampone vaginale ben fatto lo stato della sua flora batterica (lattobacilli) e dell’acidità vaginale (pH) ed eventualmente, se necessario, utilizzi probiotici per via endovaginale e acidificanti locali.