Ureaplasma Urea…

    Pubblicato il: 27 Marzo 2012 Aggiornato il: 27 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buongiorno Dr Camporese,

    dal tampone vaginale è emerso che ho contratto Ureapalsma carica batteria pari a 10.000 con presenza di Gardnerella e tappeto di miceti tipo candida, in tutto ciò la flora batterica è completante assente. La mia ginecologa mi ha prescritto solo un antibiotico per ureaplasma sia per me che per mio marito e si è risentita quando le ho detto che vorrei migliorare la FLORA Batterica; a tal proposito ho da chiederle 2 consigli: è strettamente necessario far prendere un antibiotico anche a mio marito? (sono un pò contraria all’assunzione se non strettamente necessario); inoltre faccio male ad abbinare alla cura prescritta dalla d.ssa anche delle compresse vaginale a base fermenti lattici e Krameria t.? Non ho osato chiederlo alla mia ginecologa dopo la prima reazione contrariata. La ringrazio fin d’ora per la sua comprensione e disponibilità. Cordialmente SALUTO. Monyca

    RISPOSTA

    Buongiorno a lei.
    Innanzitutto non tratti suo marito, e nemmeno lei prenda l’antibiotico, perché non ha alcuna rilevanza. Ureaplasma è un microrganismo che colonizza normalmente l’ambiente vaginale, e che aumenta la sua probabilità di presenza in caso di dismicrobismo vaginale o vaginosi, come nel suo caso.
    Tratti subito la presenza di candida con rimedi naturali per 7-10 gg. (se ha disturbi correlati, quali ad esempio prurito e/o bruciore..): con Krameria trianda, oppure molto meglio con acido borico in tavolette vaginali. Il suo problema di fondo, però, non è né la candida, né tanto meno Ureaplasma e Gardnerella, che sono ospiti occasionali di un ambiente vaginale fisiologicamente alterato.
    Ciò che va trattata è la situazione di assenza di lattobacilli protettivi. Probabilmente, se misurato, il suo pH (ovvero l’acidità vaginale) sarà sicuramente alterato. Il trattamento da eseguire, dunque, e per lungo tempo, sarà a base di lattobacilli in tavolette vaginali e prodotti (es.:gel) che acidificano l’ambiente vaginale artificialmente. Fino al ristabilirsi dell’equilibrio perduto.
    Se ha voglia e tempo, legga in merito il mio libro da poco uscito per Tecniche Nuove dal titolo: Vulvo-vaginiti e vaginosi. Cordialità.