Ureaplasma urealyticum

    Pubblicato il: 23 Marzo 2018 Aggiornato il: 23 Marzo 2018

    DOMANDA

    Salve dott,
    Mi chiamo elisa e le scrivo perché dopo diversi mesi di fastidi tipo lieve bruciore vaginale e stimolo alla minzione e generale infiammazione (sintomi saltuari non continui) la mia ginecologa mi ha prescritto tamponi dai quali è risultato:
    Tampone endocervicale positivo, ceppo isolato di Ureaplasma Urealyticum e tampone vaginale positivo a ceppo isolato di Morganella morganii, inoltre il pap test positivo a batteri e miceti, secondo la ginecologa un po’ di candida.
    Ha prescritto me e mio marito macladin 500 RM x 7 giorni poi Levoxacin 500 x 5 giorni, insieme dicoflor elle compresse vaginali x 14 giorni e fermenti lattici x via orale.
    Oggi a terapia terminata il sintomo non è scomparso ma pare essere quasi aumentato … sono in attesa di rifare i tamponi e vedere.
    Ma secondo me la cura antibiotica ha peggiorato e credo potrebbe essere meglio una cura naturale. Io ho iniziato con gyno- canesflor ovuli vaginali la sera e poi con uva ursina che uso di solito x cistiti da e.coli ma magari esiste qualcosa di più specifico x ureaplasma.
    La ginecologa ha prescritto anche dopo i tamponi Meclon ovuli x 5 giorni, che non so se fare….
    Premetto che ho 41 anni e da anni cerchiamo figli e mi hanno detto che questo battere potrebbe essere un problema.
    La ringrazio.
    Saluti

    RISPOSTA

    Si dimentichi di M.morganii e soprattutto di U.urealyticum. Terapie antibiotiche in questi casi sono la peggiore opzione che si possa percorrere, Il fatto che lei abbia questi disturbi e soffra di uretriti ricorrenti è segno evidente che lei ha un dismicrobismo vaginale. Come erano i lattobacilli? Presenti o assenti? E il pH vaginale…? Insomma, va curata la causa vera dei suoi disturbi, non l’epifenomeno. Veda tutte i messaggi analoghi al suo su questo sito.