URGENTE NECESSITA’ DI AIUTO

    DOMANDA

    Gentile Prof. Chrubini, circa un mese fa le mandavo una mail riferendomi alla condizione di salute di mio zio. A quest’ultimo, è stato diagnosticata una voluminosa neoformazione espansiva con dimensioni max 16x14ca. in continuità con il colon dx a densità disomogenea. rene dx appare dislocato cranialmente, multipli linfonodi aumentati di volume al tripode celiaco in sede paraortica ed interaortocavale, ipodensia del surrene dx. il 18 nov, è stato ricoverato, sotto pressione nostra;i medici erano propensi ad operarlo con numerosi ripensamenti e conferme dell’intervento.dopo 3 settim. dal ricovero hanno fatto la biopsia al collo (poichè è presente come diceva Lei nella mail precedente: metastasi linfonodale a distanza)su ruchiesta dell’oncologo, in attesa dell’esame istologico. Se l’esame dovesse riscontrare parere positivo o negativo alla chemio, e dovesse corrispondere alla stessa natura del cancro al colon, è preferibile secondo il Vostro parere, procedere con la chemio o operarlo? non le nascondo che siamo avviliti da questa esperienza perchè tutta l’organizzazione dei medici ha idee alquanto confuse su come procedere dicendoci pareri diversi, così da emergere una notevole discordanza tra essi. Ci dicono che la situazione è alquanto grave e particolare, ma la situazione è diventata critica anche per il paziente che si sente raggirato… le chiediamo aiuto. Cordialità.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    da quel che mi è dato di capire Suo zio è affetto da una neoplasia del colon dx che dalle dimensioni riportate sembra essere un T3/T4 , N1-2. In questa situazione ed in dipendenza dell’età e di eventuali patologie concomitanti ritengo possibile ,a giudizio dell’Oncologo che lo ha in cura ,poter proporre o un intervento chirurgico seguito da Chemioterapia, sulla base delle risultanze dell’esame istopatologico o un preliminare ciclo di chemioterapia ( Neoadiuvante) seguita eventualmente da chirurgia.
    Per poter dare un parere più specifico bisognerebbe visitare Suo zio ed avere in visione il suo dossier con tutti i dati relativi alla stadiazione della malattia. Ritengo comunque che data la situazione sarebbe bene affidarsi ad uno Specialista Oncologo di fiducia e seguire le Sue indicazioni.
    Cordialità

    Michele Rubbini

    Michele Rubbini

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università di Ferrara. Nato a Ferrara nel 1953, si è laureato all’università della stessa città e si è specializzato in chirurgia generale. Dal 1997 al 2007 è stato direttore dell’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino. Oggi dirige l’unità operativa di chirurgia […]
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