Urine con PH acido

    DOMANDA

    Egregio Professore,
    Ho 70 anni e da 41 anni convivo con un diabete di tipo 2, trattato inizialmente con dieta alimentare e da circa 20 anni con ipoglicemici. (metformina 1000 e glimepiride). Da circa un anno ho acquistato uno ionizzatore e bevo giornalmente 2,5-3 litri di acqua ionizzata alcalina PH 9,5 e due bicchieri a PH 10.
    Ho riscontrato, mantenendo l’abituale stile di vita, un miglioramento della funzione intestinale e dalle analisi effettuate risulta una leggera riduzione di alcuni valori: emoglobina glicata da 6,5 a 5,9÷6, glicemia a digiuno da 100 a 85, colesterolo totale da 128 a 116, colesterolo HDL 66÷70. Il valore che mi ha sorpreso è stato il PH delle urine passato dall’abituale 7 a 6,5 dopo tre mesi e 5 dopo 11 mesi dall’inizio dell’assunzione dell’acqua alcalina. Ho effettuato un controllo con la “striscia indicatrice PH” ed è risultato 5÷5,5 per l’urina e 7÷7,5 per la saliva. Come si spiega? Ci sono dei rischi con un PH molto acido ?
    Grazie e cordiali saluti
    Ferruccio

    RISPOSTA

    Gentile Sig.re,
    il compenso glicemico è molto migliorato per cui può continuare nella sua terapia.
    Un urina debolmente acida (comunque compresa nel range di normalità) non crea preoccupazione; Le consiglio di valutarla anche come esame completo urine per verificare il sedimento e poi confrontarsi con il suo medico di famiglia.
    Cordialmente
    prof. Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma Nato nel 1956 a Roma, si è laureato all’Università La Sapienza e poi specializzato in endocrinologia. È direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio e del centro diagnostica e cura dell’osteoporosi al Centro traumatologico ortopedico A. Alesini. È professore associato […]
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