DOMANDA
Buongiorno professore,
ho 50 anni e da quando ne avevo meno di 30 soffro di flusso delle urine scarso, pollachiuria diurna e notturna e presenza batterica nel liquido seminale e urine. Ora ho rifatto le analisi e il tracciato dell’UFM è “notevolmente ipovalido: Qmax 8ml/sec, Qmedio 2 ml/sec, volume vuotato 204 ml. RPM50 ml.”
– Urinocoltura: flora polimicrobica – Spermiocoltura: positiva per Klebsiella Oxytoca. La prostata è “piccola, fibrosa, non noduli”. Eco reno-vescicale regolare eccetto presenza di cisti corticali renali bilateralmente (max 16 mm. sin., max. 17 mm. dx). L’urologa dice che il flusso scarso e il ristagno di urine causano la formazione di batteri e mi ha prescritto antibiotico(Ciprofloxacina 1000 RM 1 cps al dì a stomaco pieno x 10 gg.) e Omnic 0.4 mg. 1cps la sera, continuativamente.
Il quesito è: qual è la causa a monte che provoca una così forte riduzione del flusso, con conseguente ristagno urine e formazione batterica? E questo spiega anche i batteri nel liquido seminale? E’ sufficiente curare l’infezione batterica con antibiotico associato a farmaco che dilata il canale urinario, senza contestualmente verificare perchè il canale uretrale è così ostruito?
Non sarebbe opportuno un approfondimento in tal senso con una scopia per vedere cosa ostruisce, dato che non può essere la prostata “piccola, fibrosa, non noduli”?
La ringrazio
RISPOSTA
Buongiorno,
una riduzione del flusso urinario così’ importante e già’ presente in eta’ precoce , generalmente e’ legata ad una sclerosi del collo vescicale. Si tratta di na perdita’ di elasticità’ del collo vescicale che crea quindi una ostruzione allo svuotamento vescicale. Con il passare degli anni poi su questa condizione si somma un fisiologico ingrandimento della prostata che aumenta il grado di ostruzione. L’ostruzione e’ sicuramente la causa delle infezioni sia nel liquido seminale che nelle urine.
La cura non e’ antibiotica (necessari per rimuovere le infezioni che pero’ continueranno a venire se non si rimuove la causa a monte). Bisogna risolvere l’ostruzione e se Omnic non e’ sufficiente come teraia si passa all’intervento endoscopico di incisione del collo vescicale associato o no (dipende da quanto l’iperplasia prostatica sia progredita) ad una resezione sempre endoscopica della prostata.
Se non si corregge l’ostruzione il danno sulla vescica diventerà’ sempre più’ irreversibile comportando una persistenza di residuo di urine e infezioni anche dopo intervento.
Cordiali saluti
Prof Alessandro Sciarra