ustione intermedia da olio bollente

    Pubblicato il: 13 Settembre 2010 Aggiornato il: 13 Settembre 2010

    DOMANDA

    Gentile professore,

    sono una 20enne studentessa di Medicina.Giovedì mentre friggevo,ho incendiato la cucina.Mi sono procurata un’ustione intermedia da olio bollente sul dorso della mano e sull’avambraccio(a destra)e sul pollice e l’indice(a sinistra).Sulla parte interessata,dopo pochi minuti ho iniziato a sentire ardere e così ho messo il braccio sotto l’acqua fredda ma per brevi istanti,ogni volta che bruciava di più.Dopo un’ora ho sparso uno strato di Foille e,in pronto soccorso mi hanno applicato garze imbevute d’acqua,poi spalmato Sofargen e bendata.Cambio le bende ogni giorno applicando garze con argento imbevute di acqua sterile.Ho poche vescicole e tante macchie brune.Il mio dermatologo mi ha tranquillizzata parlandomi di pomate schiarenti per le eventuali iperpigmentazioni,ma Le chiedo di dirmi francamente come esitano queste lesioni e quali rimedi ci sono per tornare come prima, qualora io possa tornare come prima.Una ragazza in lacrime.

    RISPOSTA

    Il primo soccorso ad un soggetto ustionato è la fase più importante per il futuro decorso delle lesioni e delle eventuali sequele cicatriziali della pelle. sembrerebbe da quello che mi ha raccontato che Lei abbia fatto tutto il necessario. Le ricordo solamente alcune cose: di non applicare pomate o medicazioni occlusive. Le ustioni si differenziano in ustioni di 1° 2° e 3° grado a seconda della profondità. Determinante è la percentuale di tessuto interessato, il primo soccorso, gli interventi terapeutici mirati nel tempo, l’assistenza medica, da questo chiaramente dipenderanno gli esiti cicatriziali se ci saranno.. L’area cutanea puo presentarsi solamente arrossata o interessata da vere e proprie bolle con essudato, escare e carbonizzazione dei tessuti. Può esserci bruciore e dolore anche per un po di tempo. Va fatta una premessa però, non avendo diversi riferimenti clinici al riguardo del suo caso, deve sapere che le meno intense si risolvono solitamente in circa due settimane di cure. Si possono applicare e a seconda dei casi Sulfadiazina argentica (meglio in fase iniziale), Iodopividone, Acido fusidico, Gentamicina, Acido Ialuronico, Collagenasi per citare diverse soluzioni. Nei casi gravi o nelle complicanze si ricorre all’ospedalizzazione, a causa della maggiore percentuale di tessuto cutaneo interessato. Per cui il suo decorso rientra nella normalità, se osserverà le giuste attenzioni avverrà una pronta guarigione e la sua pelle tornerà normale.

    Cordialità Dott. Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    ESPERTO IN INVECCHIAMENTO CUTANEO Specialista in dermatologia Columbus Clinic Center. Responsabile del dipartimento nazionale di dermatologia rigenerativa dell’Isplad (International Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncology Dermatology). Nato a Reggio Calabria, si è laureato all’Università di Messina, dove si è poi specializzato in dermatologia e venereologia.
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