DOMANDA
Egregio Dottore,
mia madre (93 anni) è affetta da cardiopatia ipertensiva, presenta edemi declivi bilaterali (a gennaio è stata ricoverata per scompenso cardiaco e fibrillazione atriale) ed è in cura per fibrillazione atriale permanente (Lasix 25 mg, 1 cp; Cardicor 5mg, 1 cp; Lanoxin 125 mg ,1 cp; Coumadin, ½ cp)
A causa di forti dolori lombari (severa osteoporosi vertebrale T-score vertebrale: – 4.8), è stato consigliato Denosumab (Prolia).
Le chiedo se quest’ ultimo farmaco possa rinforzare” le ossa in modo significativo e se la terapia per via intramuscolare (una iniezione ogni 6 mesi) possa creare ematomi pericolosi nella zona di iniezione per via della terapia anticoagulante.
La ringrazio per la cortese risposta e La saluto cordialmente.
RISPOSTA
Buona sera. Il rischio di ematomi pericolosi mi pare trascurabile se le iniezione vengono effettuate correttamente. Denosumab è certamente un farmaco molto interessante. Circa l’efficacia della sua somministrazione nel “rinforzare” le ossa di una persona di età molto avanzata, con seri problemi di salute, verosimilmente poco attiva o totalmente inattiva, non sarei molto ottimista.