DOMANDA
Gentile dottore,
Ho 60 anni e mi è stato diagnosticato di recente un adenocarcinoma di grado 6 (3+3) Gleason combinato infiltrante i frustoli rispettivamente per mm 3,5 e 4.
Il mio PSA è 5. Ho letto di vaccino per i tumori alla prostata. Si tratta di un’indicazione terapeutica attuale o è ancora in fase di studio?
Grazie della cortese risposta.
Giorgio Merisi
RISPOSTA
Gentile
Sig. Merisi,
una
malattia come quella che le è stata diagnosticata può essere trattata sia con
l’intervento chirurgico di prostatectomia radicale che con la radioterapia
esterna o con la brachiterapia, con elevatissime possibilità di guarigione in
tutti i casi ma effetti collaterali un po’ differenti. Dalle informazioni
fornite sembra inoltre avere le caratteristiche per entrare in un programma di
Sorveglianza Attiva, cioè un programma di controlli che prevede il monitoraggio
del PSA, le visite e la ripetizione periodica della biopsia prostatica con
l’obiettivo di evitare o ritardare il trattamento ed i suoi effetti
collaterali, in presenza di una malattia piccola e poco aggressiva che potrebbe
avere un decorso indolente nell’arco della sua vita. Per la Sorveglianza
Attiva e per la brachiterapia sono necessarie ulteriori informazioni,
così come per un’indicazione definitiva su intervento chirurgico e radioterapia
sono da considerare eventuali sue malattie o condizioni concomitanti. Avendo a
disposizione più possibilità di trattamento e anche la Sorveglianza Attiva, è
importante che senta il parere di più specialisti (urologo e radioterapista),
in modo da avere informazioni esaustive e bilanciate. Presso l’Istituto
dei Tumori di Milano, abbiamo aperto a questo scopo, un ambulatorio
multidisciplinare in cui è possibile consultare contemporaneamente durante
un’unica visita urologo e radioterapista, in presenza dello psicologo.
Sarà poi lei a dire l’ultima parola su quella che le sembra la soluzione per
lei migliore, di fronte a opzioni comunque molto e parimenti valide.
Per
quanto riguarda la sua altra domanda circa il vaccino, l’unico entrato in uso
clinico è il Sipuleucel-T, nome commerciale Provenge, disponibile negli Stati
Uniti e indicato in situazioni estremamente differenti dalla sua, in
presenza di un tumore della prostata metastatico già trattato con farmaci di
tipo ormonale. Altri vaccini sono ancora in fase sperimentale.
La
ringrazio per i quesiti e la saluto cordialmente.
Riccardo Valdagni