VACCINO PER IL TUMORE DELLA PROSTATA

    Pubblicato il: 28 Ottobre 2015 Aggiornato il: 28 Ottobre 2015

    DOMANDA

    Gentile dottore,

    Ho 60 anni e mi è stato diagnosticato di recente un adenocarcinoma di grado 6 (3+3) Gleason combinato infiltrante i frustoli rispettivamente per mm 3,5 e 4.

    Il mio PSA è 5. Ho letto di vaccino per i tumori alla prostata. Si tratta di un’indicazione terapeutica attuale o è ancora in fase di studio?

    Grazie della cortese risposta.

    Giorgio Merisi

    RISPOSTA

    Gentile
    Sig. Merisi,

    una
    malattia come quella che le è stata diagnosticata può essere trattata sia con
    l’intervento chirurgico di prostatectomia radicale che con la radioterapia
    esterna o con la brachiterapia, con elevatissime possibilità di guarigione in
    tutti i casi ma effetti collaterali un po’ differenti. Dalle informazioni
    fornite sembra inoltre avere le caratteristiche per entrare in un programma di
    Sorveglianza Attiva, cioè un programma di controlli che prevede il monitoraggio
    del PSA, le visite e la ripetizione periodica della biopsia prostatica con
    l’obiettivo di evitare o ritardare il trattamento ed i suoi effetti
    collaterali, in presenza di una malattia piccola e poco aggressiva che potrebbe
    avere un decorso indolente nell’arco della sua vita. Per la Sorveglianza
    Attiva e per la brachiterapia sono necessarie ulteriori informazioni,
    così come per un’indicazione definitiva su intervento chirurgico e radioterapia
    sono da considerare eventuali sue malattie o condizioni concomitanti. Avendo a
    disposizione più possibilità di trattamento e anche la Sorveglianza Attiva, è
    importante che senta il parere di più specialisti (urologo e radioterapista),
    in modo da avere informazioni esaustive e bilanciate. Presso l’Istituto
    dei Tumori di Milano, abbiamo aperto a questo scopo, un ambulatorio
    multidisciplinare in cui è possibile consultare contemporaneamente durante
    un’unica visita urologo e radioterapista, in presenza dello psicologo.
    Sarà poi lei a dire l’ultima parola su quella che le sembra la soluzione per
    lei migliore, di fronte a opzioni comunque molto e parimenti valide.

    Per
    quanto riguarda la sua altra domanda circa il vaccino, l’unico entrato in uso
    clinico è il Sipuleucel-T, nome commerciale Provenge, disponibile negli Stati
    Uniti e indicato in situazioni estremamente differenti dalla sua, in
    presenza di un tumore della prostata metastatico già trattato con farmaci di
    tipo ormonale. Altri vaccini sono ancora in fase sperimentale.

    La
    ringrazio per i quesiti e la saluto cordialmente.

    Riccardo Valdagni