DOMANDA
Gentile Dott.ssa,
le scrivo per esporle il mio problema e chiederle un consiglio.
Sono stata fidanzata per tantissimi anni, durante i quali non ho avuto rapporti completi con il mio compagno, per una scelta comune, inizialmente dovuta all’inesperienza nell’uso di contraccettivi, alla paura di gravidanze indesiderate, alla poca tranquillità dei luoghi dove ci incontravamo, poi, nell’età adulta, ad un equilibrio che ci faceva essere soddisfatti dei rapporti che avevamo, a prescindere dal fatto di non arrivare alla penetrazione vaginale, che rimandavamo al momento in cui avremmo convissuto e creato una famiglia. Qualche mese fa, però, ci siamo sposati e tutti i tentativi che abbiamo fatto in questo senso si sono rivelati vani, perchè provo forte dolore e bruciore, che mi fa irrigidire costringendoci sempre a risolvere il rapporto diversamente. Non ho dolore in caso di esplorazione manuale, raggiungo l’orgasmo clitorideo. Non ho avuto traumi che ricordi e la ginecologa (recentemente ho fatto la mia prima visita: dolorosissima) esclude malformazioni fisiche. In ogni caso sto aspettando i risultati di pap test e tampone cervicale per accertare che il bruciore non derivi da un’infezione. Per ora nè io nè mio marito stiamo vivendo la cosa con ansia, ma forse dovremmo…
Se si trattasse di vaginismo mi sa dire quanto potrà durare la terapia? Pensa che riuscirò a risolvere il problema e avere un bambino?
Grazie anticipatamente del riscontro.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Le confermo che tutto ciò che scrive fa pensare ad una diagnosi di vaginismo. Bisognerà, tuttavia, che questa venga confermata clinicamente dall’esperto a cui vi consiglio di rivolgervi in coppia.
In genere la prognosi è favorevole: in tempi relativamente brevi – qui dipende molto dalla storia personale, dalla gravità del sintomo stesso e dalla funzione del partner – le coppie con questo problema lo risolvono e, naturalmente, possono diventare genitori!
Le faccio i miei migliori auguri