DOMANDA
Buongiorno Dottore,
sono una donna di 38 anni che nel mese di febbraio ha eseguito un controllo del sangue dal quale è risultato un valore del ferro pari a 185 (50:140ug/dl). Il resto dei valori sono nella norma.
Il mio medico curante mi ha prescritto dei nuovi esami da ripetere fra 3 mesi che includono emocromo, ferro, ferritina e transferrina.
Ho letto che l’assunzione di tè verde ai pasti può interferire con l’assimilazione del ferro. Infatti, da circa 6 mesi, assumo questa bevanda due volte al giorno durante i pasti. Potrebbe, secondo lei, essere causa di una sideremia alta?
Aggiungo inoltre che dal mese gennaio il mio flusso mestruale sta progressivamente diminuendo. E’ un fattore che potrebbe essere legato a questo valore del sangue?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
RISPOSTA
Buongiorno.
La corretta interpretazione del dato di sideremia apparentemente elevato (anche se non di molto) richiede la conoscenza della transferrina e della ferritina. Pertanto il consiglio del suo medico è assolutamente adeguato.
Non sono a conoscenza di sicuri effetti diretti o indiretti del tè verde sul metabolismo del ferro, che mi paiono comunque piuttosto improbabili. So che ci sono state segnalazioni di una possibile interferenza del tè verde con l’assorbimento del ferro, ma mi pare che le stesse non siano state confermate (e in ogni caso sarebbero causa di iposideremia e non di ipersideremia). La riduzione del flusso mestruale non può essere causa diretta dell’incremento del ferro nel siero, anche se una sua ridotta perdita a parità di assorbimento potrebbe determinarne un bilancio positivo delle scorte marziali (con conseguente aumento della ferritina).
Cordiali saluti,
Francesco Onida