DOMANDA
Professore ho 40 anni e da 2 anni mi hanno trovato una bicuspidia aortica con secondaria insufficienza. Non familiarità per morte cardiaca improvvisa. Non sintomi degni di nota. P.A.135/70 FC 85 cuore toni ritmici, normofrequenti, soffio diastolico 2/4 su aorta, torace: non stasi polsi periferici normosfigmici e simmetrici edemi declivi assenti soffi carotidei assenti.
ECG: ritmo sinusale, FC 85/min morfologia ai limiti della norma.
Valvola aortica bicuspide con insufficienza di grado moderato stazionaria.regolare attività fisico sportiva (evitando sollevamento pesi) profilassi per endocardite batterica ove indicato, regolari controlli della pressione arteriosa.
Vorrei sapere se questa mia patologia che mi hanno detto ho dalla nascita, ha delle probabilità di non peggiorare, oppure la sostituzione della valvola è da fare per forza?
L’intervento è un intervento complesso? e sarebbe in anestesia locale?
Grazie tante saluti luca
RISPOSTA
Assumo che il calibro dell’aorta ascendente sia normale, perchè questa è una variabile da considerare.
Non è certo che lei abbia bisogno in futuro di un intervento chirurgico.
Certamente si tratta di una patologia congenita della valvola. L’intervento di cardiochirurgia tradizionale è un intervento “convenzionale”, in anestesia generale ed in circolazione extracorporea. Peraltro le tecnologie sono in evoluzione anche in termini di miniinvasività degli approcci.
Pratichi un controllo ecocardiografico annuale.