Variazione terapia anti-aritmica

    DOMANDA

    Salve,
    Sono un uomo di 61 anni, affetto da cardiomopiatia dilatativa idiopatica, portatore di icd dal 2012 impiantato a seguito di fenomeni di TVNS sincopali e fibrillazione atriale permanente. Veniva prescritta la seguente terapia: 1. TRIATEC 5mg (2 volte al dì); 2. LOPRESSOR 100mg (1/2 compressa 3 volte al dì) 3. Almarytm 100mg (1/2 due volte al dì); 4. PANTORC 20mg (1 volta al dì), 5. CORDARONE 200mg ( 1 volta al dì); 6. TORADIUR 10mg (1 volta al dì); 7. LUVION 50mg (1 volta al dì); 8. SINTROM (posologia secondo INR). Nel 2014 venivo sottoposto a cardioversione per ripristino del ritmo sinusale: ad oggi nessuna recidiva di FA né eventi di TVNS dal 2016 ad oggi.
    A visita aritmologica/cardiologica odierna, dopo elettrocardiogramma e scansione valori dell’ICD) non veniva registrata alcuna aritmia. L’aritmologo, in considerazione anche dei valori creatinina a 1.6, decideva di eliminare Almarytm e ridimensionare l’assunzione di Cordarone da 7 a 5 giorni a settimana (da ecocardiogramma FE 60%; Ventricolo Sinistro 56mm; Atrio Sinistro 45mm).
    Tale variazione di terapia può comportare una recidiva di FA o nuovi eventi di TVNS? Vale la pena sostituire una terapia collaudata e funzionante?
    Grazie a tutti per le eventuali risposte

    RISPOSTA

    Condivido le modifiche terapeutiche proposte.

    Il rischio di recidive aritmiche esiste ma è molto basso anche in considerazione della buona funzione ventricolare sinistra.

    Controlli ogni 3 mesi gli ormoni tiroidei data la terapia con amiodarone.

    Cordialità

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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