Varicocele III grado

    DOMANDA

    Buongiorno Professore,
    dopo l’operazione di varicocele sx del 2007 (III-IV grado) mi ritrovo oggi ancora con un varicocele di III grado sempre a sx. Onestamente, penso di non essere stato operato correttamente (poi mi sbaglierò e sicuramente sarà una recidiva) perchè comunque già in una ecografia del 2009 si evidenziava un reflusso dopo manovra di Valsava, ma nonostante i miei dolori al testicolo sx l’urologo che mi aveva operato mi ha sempre rassicurato di qualsiasi assenza di recidiva. Detto ciò, l’andrologo che mi ha visitato in questi mesi mi ha trovato una lieve dilatazione della coda dell’epididimo (7,5mm), oltre a tale varicocele. Tuttavia alla mia richiesta di una eventuale operazione mi ha semplicemente riferito che le ultime ricerche evidenziano che non ci sia, come si pensava in passato, questa diretta correlazione tra Varicocele e danno gonadico e che molte coppie con Varicocele (al di là del grado) riescono a concepire tranquillamente in maniera naturale e, pertanto, meglio seguire una condotta di attesa che andare a toccare una parte, soprattutto per una seconda volta, una parte delicata come il testicolo. Sinceramente da quello che ho potuto leggere su internet ho capito che in tutti i casi di Varicocele si riscontrano danni istologici e quindi mi chiedo come mai la condotta non sia quella di operare a prescindere; anche alla mia domanda se l’aumento dell’FSH (benché sotto la famosa soglia di 8) ad un valore di 7,4 (contro i 2,7 del lontano 2008), così come dell’LH, potesse dipendere da tale Varicocele mi ha risposto che è improbabile e che, comunque, lo spermiogramma fatto a dicembre è sostanzialmente buono e nella norma secondo i nuovi parametri. Personalmente gli ho fatto presente anche che ho sempre avuto questo problema di morfologia degli spermatozoi che oggi rientra nel range (4%) solo perchè hanno abbassato il range di riferimento (nell’ultimo spermiogramma di novembre 2009), tra l’altro, l’86% delle anomalie erano tutte alla testa e le restanti erano “anomalie complesse”, mentre nessuna alterazione della coda e del tratto intermedio.
    Le chiedo, vista la sua estrema competenza in materia, un suo parere sul discorso Varicocele, in quanto non vorrei ritrovarmi da un giorno all’altro con ulteriori problemi a livello seminale ed, eventualmente, con una azoospermia dal momento che ho 33 anni e vorremmo dei figli.
    Grazie mille per la Sua estrema disponbilità

    RISPOSTA

    Caro signore,

    l’intervento di varicocele va valutato con estrema attenzione: occorre capire se e di che tipo siano le alterazioni dei parametri seminali e se possano essere o meno attribuite al varicocele; ciò in considerazione anche del fatto che riferiva il rilievo di una lieve dilatazione della coda dell’epididimo che potrebbe essere espressione di pregressi stati flogistici. Inoltre è necessario valutare la volumetria testicolare e l’eventuale presenza di sintomatologia legata o meno al varicocele per poter dare un parere circostanziato.

    La saluto cordialmente

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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