varieta’ feci

    DOMANDA

    Egr. Prof. io soffro di IBS da molti anni. ho anche eseguito una colonscopia totale 5 anni e 7 mesi fa’ eseguita in perfetta pulizia con risultato negativo. Non essendo a conoscenza di parenti prossimi con patologie intestinali mi dissero di ripresentarmi dopo 10 anni. Fatti nuovi non ce ne sono stati fino ad ora a parte quell’alvo alterno per il quale fu eseguita la colonscopia. Io mangio molte verdure anche se non sono vegetariano ma proprio per piacere e perché’ mia madre mi ha sempre abituato a tale alimentazione. Inoltre assumo Benefibra al mattino. Ora con una alimentazione di tale genere ed in più’ IL benefibra le mie feci sono poco formate ma pastose e questo mi fa’ evacuare bene. Ci sono dei giorni pero’ che sono ancora più’ morbide senza essere diarroiche. Ho scritto a Lei perché’ il mio medico mi ha detto< che la variazione della quantità' e della "forma" dipende esclusivamente da quello che uno mangia e da quanto beve. ed e' una cosa normale in tutte le persone>. Siccome io sono uno che -sicuramente sbagliando- sta attento alle feci e chissà’ perché’ le guardo sempre vorrei sapere il Suo parere da esperto. Si lo so’ dottore che ci sono cose ben più’ importanti nella vita……….. Grazie se mi vorrà’ rispondere

    RISPOSTA

    VARIETA’ FECI
    In assenza di malattie (come nel suo caso) la tipologia delle feci è strettamente connessa al tipo di alimenti assunti e alla quantità di liquidi introdotti. Ovviamente l’intestino partecipa all’equilibrio di tutto il nostro organismo per cui, ad esempio, se il rene necessita di più acqua, anche il colon fa la sua parte riassorbendo più acqua e così le feci si fanno più solide. Direi quindi che il suo medico le ha dato una giusta informazione.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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