DOMANDA
Gentile dottore, Le scrivo per avere un suo parere riguardo le condizioni di mio padre.(soggetto di 69 anni).Circa 14 anni fa è stato colpita da sospetta encefalite virale e dopo due anni ha avuto un trauma cranico con intervento neurochirurgico per ematoma cerebrale.Da 14 anni assume terapia tegretol aumentata nel corso degli anni per ripetute crisi epilettiche. Attualmente prende tegretol cpr 400 1 cpr x 2 al di’.
Recentemente (mese di Ottobre) ha avuto due tia a distanza di 10 gironi.Le scrivo i referti delle dimissioni:ECG: ritmo sinusale (68 bpm). Deviazione assiale sinistra.Atipie aspecifiche della fase di ripolarizzazione ventricolare.RMN encefalo senza mdc:a dx,in sede fronto-temporale estesa area ad intensità di segnale simil-liquorale come da esiti di pregresso intervento chirurgico.Diffuse areole iperlucenti nelle immagini a TR lungo si apprezzano a carico della sostanza bianca sottocorticale, paraventricolare e dei centri semiovali, come da alterazioni su base vascolare cronica. Linea mediana in asse.La informo che mio padre da subito dopo l’encefalite aveva già frequente sonnolenza, a volte momenti di confusione che perdurano.Un neurologo ci ha detto che è un caso molto particolare e non riesce a darci una risposta, ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di alzheimer .Abbiamo la RMN completa in forma elettronica se può interessarLe
Lei cosa pensa a riguardo?La vascul cer.le cronica porta a una qualsiasi forma di demenza? C’è qualche esame specifico?
Saluti
RISPOSTA
Gentile Signora, il caso di suo padre probabilmente non è così complicato, ma per giudicare i singoli casi naturalmente è necessario valutare direttamente il paziente ed avere molti elementi che non mi ha fornito (tipo di encefalite? EEG? ha crisi epilettiche residue? ha fattori di rischio vascolare? ha effettuato test neuropsicologici? ecc)
In generale, esiste naturalmente una demenza vascolare, ma darei più risalto alla “ampia” area lesionale temporofrontale destra, post-operatoria
Le consiglierei comunque di consultare un neurologo esperto in demenze, per una valutazione più approfondita