DOMANDA
Egregio dottore,
da due anni e mezzo assumo olanzapina 5 mg per curare(oltre il resto)gli sbalzi d’umore di cui soffrivo a causa della mia tossicodipendenza (da cocaina, eroina). Dopo due anni di assunzione, essendo l umore ormai stabilizzato o quasi, la terapia è stata integrata con venlafaxina 37,5(si uso bassi dosaggi in quanto sono molto sensibile a questo genere di farmaci) per curare una depressione minore; i risultati sono stati quasi immediati e straordinari, già dopo qualche giorno di assunzione il mio umore non era più depresso, mi sentivo pieno di energie e voglia di fare, in sostanza ero rinato. Cosa è cambiato? , un mese fa, sentendomi ormai al sicuro, senza consultare il mio medico,ho preso l iniziativa di abbassare il dosaggio di olanzapina, tutto bene fino a una settimana fa quando il mio umore ha iniziato a calare di nuovo… i due eventi sono correlati? Se si, una volta reintagrata l’olanzapina, quanto tempo occorre prima che ritorni a stare bene? Cordiali saluti
RISPOSTA
Buongiorno
l’associazione tra olanzapina e un farmaco antidepressivo è spesso utilizzata sia come terapia antidepressiva potenziata sia per contrastare le forme bipolari o comunque ciclotimiche. Visto che racconta che dopo due anni ha integrato un antidepressivo al neurolettico ne deduco che sia intervenuto un abbassamento dell’umore. E’ quindi teoricamente ipotizzabile che la riduzione di olanzapina (a 2,5 mg?) abbia condizionato l’efficacia del farmaco antidepressivo.
Ovviamente tale interpretazione è puramente teorica e non tiene in alcun conto tutte quelle variabili che possono condizionare l’umore di una persona (eventi di vita, traumi, relazioni difficili, lutti, ecc..) a prescindere dalla terapia in atto.
Si rivolga al suo curante per una revisione della terapia.
Cordiali saluti
Federico Baranzini