DOMANDA
Ho 71 anni e dal 1994 eseguo ogni anno:psa totale e frazionato,flussometria,eco-transrettale e visita urlogica. Non ho mai avuto problemi diflussometria e pochi di psa come segue.
Nel 2004 dopo 4 mesi do sospensione della Prostide il psa totale è salito a 4,3 e il cut/off era 0,17. La biopsia è rosultata negativa.
Fino al 2008 il psa totale è stto nella norma compreso il cut/off sempre in norma mentre nel 2009 il psa totale è salito a 5,5 con un leggero aumento del volume della prostata. La biopsia è risultata negativa. Le chiedo un suo parere se con l’esame PCA3 si può non fare più la biopsia e quali sono le strutture abilitate in provincia di Varese. UN grazie di cuore. Cordialità
Carlo
RISPOSTA
gentile signore,
giustamente sulla base di un rialzo deciso del PSA ha eseguito una biopsia prostatica risultata negativa.
La biopsia prostatica che si esegue e’ una biopsia con campioni random, quindi non mirati, ma che dovrebbero in percentuale rappresentare cosa c’e’ realmente nel tessuto prostatico. La presenza di una biopsia negativa non assicura del tutto che il paziente non abbia un carcinoma prostatico.
Il PCA3 e’ un esame emergente su cui i dati sono ancora in crescita. Comunque non indirizza la biopsia su specifiche parti della prostata: in caso di dubbio il pazient e’ inviato ad una nuova biopsia random con i suoi limiti.
Esiste una moderna risonanza magnetica della prostata con studio spettroscopico e dinamico, che associa ad un ottimo imagign unostudio metabolico del tessuto prostatico (colina, creatina, citrato), in grado di mappare tutta la prostata in aree a maggior rischio (metabolicamente) di presentare un carcinoma. Sulla base di questo risultato il apziente puo’ eseguire una biopsia mirata oltre che random e quindi piu’ accurata.
I centri che eseguono questo esame non sono ancora molti.
Milano e Roma sicuramente hanno centri con buona esperienza.
Alessandro Sciarra