Vertigine soggettiva, parestesie e confusione persistente da mesi

    DOMANDA

    Buonasera dottore,
    da sette mesi circa vivo in una condizione psicofisica che non mi consente più di avere una vita normale e, quindi, neanche di lavorare.
    Esattamente a pasquetta ho iniziato ad avere, mentre lavoravo al computer, una serie di sintomi come un senso di sbandamento, una riduzione della lucidità, sviluppo di una lieve disartria, parestesie al capo, al viso e al naso. Questa sintomatologia pensavo fosse legata all’uso di videoterminali, tuttavia pur non utilizzandoli, da allora uno strascico persistente ce l’ho. La curiosità è questo lieve deterioramente cognitivo, con parestesie persistenti.
    Nel frattempo ho dato una serie di visite specialistiche dalle quali non è emerso nulla. L’orecchio interno è buono, la tiroide anche. La risonanza magnetica senza mezzo di contrasto riporta in sostanza condizione negativa per encefalo ma cervicale con appianamento e spondilosi (ho pensato che questa sintomatologia potesse essere posturale e data dalla cervicale, con pareri ora concordi e ora discordi dai diversi specialisti).
    In uultima analisi ecco che mi suggeriscono psicologo e psichiatra che, non potendo dire altro, suggeriscono psicoterapia + Lyrica + Zoloft per reprimere comunque la sintomatologia che, per esclusione, potrebbe essere conseguenze di periodi di stress.
    Ho iniziato la psicoterapia, ho preso Lyrica e su parere dello stesso psichiatra ho lasciato perdere Zoloft spostando più avanti la possibilità di terapia antidepressiva.
    Con Lyrica pare che i sintomi neurologici si siano attenuti un po’. Vedo meglio, le vertigini si sono ridotte, le parestesie molto poco. Ogni tanto, tuttavia, ho pesanti ricadute. Nel bel mezzo di momenti di ogni tipo (tranquilli o meno), ho scariche di formicolii dappertutto, sensazione di calore cervicale, dolore pulsante e urente al capo localizzato in area occipitale e frontale, seguiti da un calo della vista e aumento dei sintomi vertiginosi. Non so cosa pensare, dottore. Cosa fare?
    Grazie.
    Come posso agire?

    RISPOSTA

    Gentile lettore,

    la sintomatologia che lei riferisce é aspecifica. Ha fatto alcuni esami fra cui RMN risultati negativi. Sarebbe però utile sapere se vi siano (o meno) alterazioni obiettive all’ esame neurologico, tali da far ipotizzare una malattia del sistema nervoso periferico. Inoltre, anche un esame elettroneurografico sarebbe utile in proposito.

    Qualora tutto risultasse nella norma, le terapie suggerite a base di Lyrica e Zoloft sarebbero ben indicate.

    Cordiali saluti

    Prof Umberto Aguglia

    Umberto Aguglia

    Umberto Aguglia

    SPECIALISTA IN EPILESSIA. Professore ordinario di neurologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Reggio Calabria nel 1954, si è laureato e specializzato in neurologia all’Università di Napoli. Si è specializzato anche in elettrocefalografia clinica all’Università di Aix-Marseille, in Francia. Dirige l’unità di neurologia e il centro regionale epilessie all’ospedale Bianchi Melacrino Morelli di Reggio […]
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