DOMANDA
Buongiorno Dottore, approfitto della Sua gentilezza per un consulto riguardante l’assunzione di vitamina D in gravidanza. Mia moglie ormai da un anno sta assumendo Dibase 10.000 (30 gocce a settimana, che dovrebbero essere circa 8.000 Ul/ml da quello che ho potuto trovare su internet) per una insufficienza dimostrata da analisi del sangue (25 ng/ml). Tuttavia oggi è al 6 mese di gravidanza e non ha mai smesso di assumere tale supplemento, anche in virtù del fatto che a ottobre 2020 il livello di vitamina D nel sangue è rientrato nel range (35 ng/ml; il laboratorio mostra come range di sufficienza da 30 a 100) anche se con Calcemia al limite basso (8, 8 mg/dl in un range 8, 5-10, 2). Oltre al DiBase sta assumendo giornalmente anche Multicentrum Mamma Dha che al suo interno ha un dosaggio di vitamina D pari a 12, 5 mcg. Il precedente endocrinologo ci aveva detto di sospendere la vitamina D in gravidanza in quanto non sappiamo se e quali effetti negativi potrebbe avere, mentre quello attuale (che abbiamo cambiato per motivi logistici) ci ha dato tranquillamente il via libera, considerato anche il fatto che mia moglie soffre di tiroidite autoimmune. Lo stesso via libera ce l’ha dato anche la ginecologa dell’ospedale dicendoci che, anzi, una carenza di tale vitamina in gravidanza comporta gravi rischi per il feto. Alla luce di quando sopra dovrei stare tranquillo, ma sul bugiardino vedo che è riportato che l’assunzione di vitamina D deve essere evitata nei primi 3 mesi per eventuali effetti teratogeni sul feto (retinopatia, scarso accrescimento cerebrale, etc…). Ora, essendo mia moglie già al 6 mese e non avendo mai smesso di assumere vitamina D potremmo realmente aver causato un danno al feto? Sinceramente non pensavo che una “banale” vitamina potesse dare tutti questi problemi, soprattutto se un soggetto è al limite della sufficienza come nel caso di mia moglie (35 ng/ml). Mi scuso per essermi dilungato e La ringrazio.
RISPOSTA
Carissimo,
la domanda è ben posta. Direi che che nessuno può darle certezza 100% perché purtroppo in medicina non esiste. La probabilità che vi siano problemi, a mio parere, è molto bassa. Direi di seguire le indicazioni del medico che segue sua moglie, tenendo presente che comunque tutte le vitamine sono “fattori di crescita” e vanno maneggiati con cura non superando le dosi giornaliere medie. Mi pare che abbiate ben monitorato il livello di via d finora e le consiglio, vi consiglio di continuare a controllarlo in accordo con il medico che vi segue.
cari saluti