DOMANDA
Buongiorno, sono la nonna di due bimbe rispettivamente di 4 e di 5 anni. La bimba più grande sta rafforzando sempre più un lato del carattere che proprio non mi piace. Lei vuole sempre primeggiare sia che stia giocando con i grandi che con i compagni di asilo o del parchetto giochi. Lei deve essere la prima in tutto. Le piace molto mettersi in mostra ed esibirsi e se qualche “esibizione” non le riesce bene, o se perde in qualche gioco di società, o se non viene scelta per qualche gioco organizzato sono piagnistei se è con gente che conosce bene, muso lungo ed abbandono del gioco se con persone con cui ha poca confidenza. Come possiamo agire noi adulti per farle capire che è un comportamente sbagliato? Fino ad ora le parole, il cercare di farla ragionare non sono serviti a nulla.
La ringrazio anticipatamente. Cordialità
RISPOSTA
Gentile signora,
circa quanto mi dice, due possono essere le cause del comportamento della sua nipotina: o i genitori sono troppo permissivi, creando nella figlia una bassissima soglia alla frustrazione o la bambina ha una forte rivalità con la sorellina o forse, più probabilmente, sono presenti entrambi i fattori.
Il carattere non c’entra nulla in quanto tali condotte sono normalmente apprese o messe in atto in risposta a situazioni specifiche (poco contenimento educativo, rivalità e gelosia).
In questi casi si consiglia di assumere comportamenti educativi più autorevoli e contenitivi e di favorire giochi cooperativi. Anche se all’inizio la bambina non sarà d’accordo e tenderà a mettere in atto i soliti comportamenti, piano piano si abituerà a fronteggiare le sconfitte e le avversità.
Sarebbe inoltre utile dedicare alle figlie, alternativamente e separatamente, momenti di esclusività (una cena da soli con il padre, un gioco esclusivo, un’uscita per lo shopping con la mamma o con la nonna, ecc…).
Sono questi gli atteggiamenti che favoriscono nei figli la costruzione di una base sicura di autostima e di equilibrio.
Parlarle nel tentativo di convincere di norma non ha alcun effetto, considerata l’età della bambina, che, a cinque anni, non possiede ancora i parametri per comprendere punti di vista astratti e morali.
Dal punto di vista generale poi si può dire che, quando i bambini non sono contenuti a sufficienza e rispecchiati adeguatamente nei loro bisogni e nelle loro emozioni, possono sviluppare insicurezza e bassa autostima. Questo li può portare a recuperare cercando di primeggiare con i pari e abbandonando le situazioni più difficili ritenute da loro insormontabili.
Come vede, rispecchiamento, regole, contenimento e autorevolezza rendono i bambini più autonomi e sicuri, in grado di sopportare meglio le frustrazioni, senza bisogno di dover cercare continuamente verifiche di validità e di amabilità nel primeggiare.
Mi faccia sapere.
Rosanna Schiralli