Vomito e peso neonato

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    Il mio bambino ha due mesi e mezzo ed è sempre stato allattato esclusivamente al seno, fino a quando il mio pediatra di fiducia, preoccupato dal fatto che il bambino stia prendendo solo 15-16g al giorno mi ha consigliato di somministrare al piccolo un’aggiunta di latte artificiale (circa 60ml di latte) dopo ogni poppata. Premetto che il mio bambino non presenta alcun sintomo se allattato solo al seno, èè vispo e sereno e dorme per sette-otto ore di seguito la notte. Dunque oggi ho provato a dargli 30ml di plasmon nutri mune 1, che il bambino ha mangiato controvoglia e subito dopo vomitato.
    Inoltre oggi ha scaricato solo una volta (normalmente almeno tre o quattro al giorno) e non riusciva a dormire per più di mezz ora di fila. Per il resto era tranquillo come al solito.sono molto preoccupata per quanto riguarda il peso e questo episodio di vomito..la prego mi aiuti.
    Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Signora, effettivamente la crescita in peso sembra essere stata piuttosto stentata, almeno nel momento in cui mi ha scritto, anche se le ricordo che il pediatra solitamente si basa sia sulla lunghezza che sul peso, non solo su quest’ultimo (ogni bambino può avere periodi in cui cresce molto poco in peso, ma si allunga molto, o viceversa), e, inoltre, che il peso, salvo gravi sintomi concomitanti, si misura su intervalli di tempo più lunghi, non sull’andamento giornaliero. Se l’accrescimento staturo-ponderale si è mantenuto così contenuto, allora probabilmente l’offerta di un complemento di formula al termine della poppata è indicato, ma anche qui mi corre l’obbligo ricordarle che si tratta di una “offerta”, non di una forzatura: significa che, se il suo bimbo non vuole altro dopo il suo latte, non ne ha bisogno, si sente già sazio. In questo caso, il suo pediatra potrebbe voler valutare l’opportunità di effettuare degli accertamenti per capire meglio le ragioni dello scarso accrescimento. A me è difficile ipotizzarle, in assenza di maggiori dati; l’unica cosa che potrebbe rientrare tra le ipotesi plausibili è un’allergia/intolleranza alla proteine del latte vaccino, anche trasmesse attraverso il suo latte, cui farebbe pensare l’insieme dei comportamenti che lei descrive in seguito alla somministrazione della formula. Ma, ripeto, siamo nel campo delle ipotesi… Scusandomi per il ritardo nella risposta, e augurandomi che nel frattempo la situazione si sia risolta o quanto meno chiarita, la saluto cordialmente. Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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