vorrei capire mio figlio

    DOMANDA

    Gentile Professoressa
    Io e mio marito siamo due professionisti e abbiamo due figli. Una famiglia normale si direbbe. Il figlio maggiore è laureato (35 anni)e vive fuori per motivi di lavoro, il secondo invece è ancora a casa (34 anni)e continua a darci problemi. E’ sempre stato ribelle, non ne ha voluto sentire di studiare, si è fermato alla terza superiore, ma la cosa più grave è che da tanto tempo frequenta un gruppo di ultras con i quali è stato protagonista anche di atti di teppismo e denunciato più volte, abbiamo pagato molte multe salate per evitare il peggio. Questo gruppo è frequentato da persone prive di cultura e formazione, non riesco a capire cosa leghi mio figlio a questa gente, in che cosa si riconosce. Non li frequenta solo il giorno della partita ma ormai sono i suoi amici, gli altri, quelli di sempre, li ha lasciati. Anche se non li faccio entrare a casa, è capitato di incontrarli in strada e di sentirli parlare, oltre un aspetto volgare, hanno un pessimo lessico. Mio figlio non ne vuole sentire di lasciarli, anche adesso che lavora, continua a frequentarli. Lui stesso non ha un bell’aspetto sia nel vestire sia nell’esprimersi. E’ evidente che da questo gruppo asssorbe modi di pensare trasgressivi, modi di vestire e anche di parlare. Persino un poliziotto ci ha avvisato di tenerlo a freno perchè potrebbe incappare in reati gravi. Il fatto è che noi di casa non lo capiamo, non riusciamo a farlo staccare. Ci dice che la vita è sua.Può aiutarmi a capirlo? Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    Un figlio ormai adulto che continua a vivere a casa è probabile che sia pieno di rabbia per non essere riuscito a trovare un lavoro, é probabile che soffra di gelosia per il fratello già affermato, é possibile che si sia sentito trascurato dai propri genitori e che quindi adotti dei comportamenti ribelli proprio in ambiti sociali ai quali voi genitori siete sensibili. Potrebbe essere un modo per avere la vostra attenzione anche se a voi può sembrare ormai fuori luogo. Potreste iniziare un dialogo con lui, guadagnarne passo passo la fiducia, cercare di farlo parlare dei suoi problemi piuttosto che attaccarlo e criticarlo. Suo figlio é probabilmente un giovane che si sente solo e che trova in questi suoi amici la forza che non riesce a darsi .

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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