DOMANDA
Salve dottore,
scrivo per mia madre che ha 52 anni e soffre dall’infanzia di una miopia molto elevata ad entrambi gli occhi. Nel 95′ ha subito un’emmoralgia retinica ad un occhio,vedendosi diminuire notevolmente il suo visus ,che ad oggi è di soli 2 decimi ad un occhio. Da tempo, è soggetta a miodesopsie e purtroppo da un anno ad un occhio ha continue fotopsie che sopratutto in posizione supina le si presentano in maniera continua. Abbiamo già consultato vari specialisti che attribuiscono il problema alla trazione del vitreo sulla retina; mia madre vive in uno stato di angoscia che si ripercuote anche nelle dinamiche familiari . Per questo vorrei il suo consiglio a riguardo. La ringrazio in anticipo.
RISPOSTA
Gentile Signora,
per stare tranquilla sua Mamma deve sottoporsi con dicreta frequenza (tre-quattro volte all’anno) ad esame della periferia retinica per controllare che le trazioni vitreoretiniche non provochino smagliature della retina: se queste si verificassero la fotocoagulazione laser la metterebbero al sicuro. L’esme deve essere piò sollecito in caso di insorgenza di lampi (fotopsie)
Cordiali saluti
Giovanni Calabria
Università di Genova