DOMANDA
Slave dottore,
ho un bambino di 2 anni e mezzo che ha sempre dormito da solo, prima nella stanza insieme a noi, poi dai 6 mesi in camera sua senza mostrare mai nessun tipo di problema. Non si è mai svegliato la notte, e se capitava bastava rimettergli il ciuccio o cullarlo un pochino e si riaddormentava tranquillo. Da un mesetto a questa parte invece non c’è verso di farlo dormire nel lettino, dice esplicitamente “ninne letto mamma papà”. Premetto che il papà l’ha abituato ad addormentarsi in braccio solo se cullato, con tutta una serie di ninne nanne annesse, e personalmente anche questo sta diventando abbastanza pesante perché comunque il bambino è grande, pesa e non ne vuole sapere di addormentarsi. Quando riusciamo nell’impresa aspettiamo che dorma profondamente e lo mettiamo nel suo lettino, ma dopo qualche ora si sveglia piangendo disperato chiamandoci e ripetendo la solita frase “letto mamma papà”. Risultato: dobbiamo per forza metterlo nel lettone con noi, lui dorme beato e noi ovviamente no. E lavorando entrambi (sempre con i soliti orari che ci permettono di stare molto tempo a casa) non possiamo non dormire. Come possiamo risolvere questa situazione? Ormai il nervosismo inizia a prendere il sopravvento, per tutti e tre, la stanchezza è tanta e non si può andare avanti così.
La ringrazio anticipatamente per i consigli.
RISPOSTA
Cari genitori,
bisognerebbe capire se è successo qualcosa che ha determinato questo cambiamento del comportamento del bambino. Anche un banale trauma o abbandono può scatenare questa reazione nel bambino.
In questi casi si dovrebbe cercare di tranquillizzare il bambino ed eventualmente farlo dormire direttamente nel letto dei genitori per qualche giorno e specificando con fermezza che è solo per qualche giorno e che poi lui tornerà a dormire nel suo lettino.
Il giorno di rientro nel lettino dovrà essere accompagnato da un rinforzo positivo, es. un giocattolo se rimane nel lettino.
Anche se nei primi giorni sembra difficile o impossibile se si è costanti alla fine il bambino tornerà a dormire nel suo letto.
Cordiali saluti
Oliviero Bruni
