adesioni o connessioni anormali, che si stabiliscono tra organi o parti di uno stesso organo per opera di strati o tratti di tessuto più o meno fibroso, esito, a sua volta, di processi infiammatori. A seconda della sede si hanno: aderenze addominali, spesso conseguenti a interventi chirurgici sull’addome o a uno stato infiammatorio, e caratterizzate da dolori e da alterazioni del transito intestinale e a volte da parziale occlusione; questo tipo di aderenze può essere risolto con la lisi aderenziale per via laparoscopica; aderenze balanoprepuziali congenite (adesioni dei foglietti epiteliali con frequente associamento a fimosi), oppure conseguenti a una balanopostite; aderenze oculari, distinte in anteriori (adesioni dell’iride alla superficie posteriore della cornea, dopo perforazione da cheratite), posteriori (adesioni dell’iride alla capsula del cristallino), totali (adesioni dell’intera superficie dell’iride al cristallino); aderenze pericardiche, lesioni di varia estensione e gravità, provocate da pericarditi e mediastinopericarditi croniche adesive, che possono formarsi tra i due foglietti del pericardio o estendersi tra il sacco pericardico e le formazioni anatomiche circostanti; aderenze pleuriche, che interessano le due pleure e che seguono una pleurite fibrinosa; aderenze pleuriche-pericardiche, esiti dell’infarto miocardico, localizzate in corrispondenza dell’area cicatriziale del miocardio.