in psichiatria e in psicologia, termine che definisce una gamma molto vasta di comportamenti, che va dalle tendenze distruttive di sé e degli altri all’autoaffermazione in un contesto competitivo o in una situazione di frustrazione. Gli impulsi aggressivi possono manifestarsi a livello verbale, fisico, sociale. L’aggressività può essere espressa direttamente e in modo evidente, o indirettamente e in modo mascherato. Le espressioni più evidenti si possono osservare, per esempio, nei bambini piccoli quando questi, per ottenere qualcosa, manifestano scatti di collera, ira ecc. Con la progressiva maturazione e socializzazione l’individuo apprende a controllare le proprie reazioni aggressive, scaricando l’aggressività attraverso espressioni indirette e dissimulate come la maldicenza, l’imprecazione, o spostando l’aggressività dall’oggetto che l’ha suscitata a un oggetto diverso. Il controllo dell’aggressività può portare a condizioni di conflitto tra il desiderio di adottare un comportamento aggressivo e il timore (per motivi concreti o morali) o l’impossibilità di reagire in tal senso.