percezione della necessità di alimentarsi, di origine molto complessa, in cui entrano fattori nervosi di provenienza centrale (eccitamenti legati all’azione del centro regolatore della nutrizione localizzato in zone specifiche dell’encefalo) e periferica, come stimoli chimici (presenza nello stomaco di acido cloridrico a digiuno) e meccanici (aumento del tono e della peristalsi gastrica). L’appetito può presentare gravi alterazioni, nel senso di una riduzione o di un aumento, in molte condizioni patologiche: traumi psichici, malattie mentali, avitaminosi B 1 e A, malattie dell’apparato digerente, diabete (crisi di fame sincopale). Mentre alcune malattie del sistema nervoso centrale provocano una fame vorace (polifagia), talvolta con contenuto ossessivo (bulimia), altre affezioni determinano la diminuzione o addirittura la scomparsa dell’appetito (anoressia). È possibile attenuare l’appetito mediante farmaci anoressizzanti.