malattia determinata da funghi microscopici del genere Aspergillus, presenti ovunque nell’ambiente, specialmente su vegetali in decomposizione e granaglie immagazzinate (silos). Il fungo viene frequentemente inalato, ma raramente si annida nell’organismo. La forma acuta si manifesta con un quadro simile alla broncopolmonite, con tendenza a formare ascessi. Non sono rari però i quadri dell’aspergillosi broncopolmonare allergica che si manifesta con crisi asmatiche ed è caratterizzata da un’elevata concentrazione di IgE circolanti, e la sinusite da aspergillo. La forma cronica di aspergillosi si instaura più di frequente in soggetti che hanno già danni all’albero bronchiale (cisti, cavità, caverne tubercolari): talvolta si può formare un ammasso di ife fungine a forma di palla, detto aspergilloma. Si manifesta con tosse cronica produttiva ed emoftoe. Nei pazienti immunodepressi si può avere una forma di aspergillosi disseminata, con diffusione per via ematica del fungo a tutti gli organi. La diagnosi, spesso molto difficile, richiede l’isolamento del fungo dall’escreato, la ricerca di anticorpi nel siero ed esami radiologici del torace. La terapia è medica con antifungini specifici, chirurgica nel caso dell’aspergilloma.