è uno dei farmaci più impiegati nella terapia antiepilettica; è usato anche nelle nevralgie del trigemino e nelle psicosi maniaco-depressive. Il suo effetto può essere diminuito dall’associazione con fenobarbitale e difenilidantoina, e aumentato dal destropropossifene. Le sue interazioni con altri farmaci sono svariate, per cui va sempre usata molta cautela nell’uso contemporaneo di altri farmaci. È necessario una valutazione dell’assetto ematologico ed epatico prima di instaurare una terapia con carbamazepina, e in seguito va previsto un monitoraggio periodico delle sue concentrazioni ematiche. Dev’essere usato con precauzione in gravidanza e durante l’allattamento. Vedi epilessia.