cheratosi


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    alterazione cutanea caratterizzata da ispessimento dello strato corneo dell’epidermide e localizzata specialmente sulle palme delle mani e sulle piante dei piedi; se il fenomeno è accentuato si parla di ipercheratosi. La cheratosi può essere circoscritta (callo) o diffusa; congenita (ittiosi) o acquisita, conseguente a malattie cutanee (psoriasi, eczema). La cheratosi può interessare anche le mucose, che si presentano ispessite e biancastre. La cheratosi attinica (o solare, senile) insorge soprattutto in anziani, ma può manifestarsi anche in soggetti più giovani che si espongono sistematicamente alle radiazioni solari (agricoltori, marinai). Si manifesta nelle zone scoperte (volto e arti superiori) con chiazze rotondeggianti, cheratosiche, dalla superficie secca, aderenti, di colorito grigiastro, a volte circondate da un alone eritematoso. Se la componente cheratosica è notevole si può avere la formazione di uno strato corneo cutaneo. L’evoluzione è lenta e la terapia si basa sull’asportazione chirurgica. La cheratosi pilare si manifesta nell’infanzia ed è caratterizzata da piccole rilevatezze dure in corrispondenza degli orifizi dei follicoli pilosebacei. La cute è di aspetto normale, anche se arida. La dermatosi si localizza alle superfici estensorie delle cosce e delle braccia: la palpazione di tali zone produce una caratteristica sensazione di raspa. Oltre alla terapia medica, la dermatosi trova giovamento nei bagni di mare e nell’elioterapia.