colite


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    malattia infiammatoria, a carattere acuto o cronico, del colon. Le forme acute sono causate da tossine, batteri, virus, protozoi, farmaci o errori alimentari: sempre sono presenti diarrea, a volte con sangue e muco nelle feci; nausea; meno frequentemente vomito; febbre. Il polso può farsi più frequente e compare una spossatezza via via più intensa. Nella forme più gravi si hanno molte scariche di diarrea al giorno (fino a 20 e più), spesso con grosse quantità di sangue e pus nelle feci; compaiono dolori addominali crampiformi; la febbre raggiunge valori elevati; la sete diventa intensa per disidratazione progressiva, mentre la diuresi si riduce fino all’oliguria e la stanchezza diventa intollerabile. Tipi particolari di colite acuta sono quella da radiazioni e quella da farmaci antitumorali: in entrambi i casi viene a mancare il normale ricambio cellulare, con perdita delle funzioni intestinali. Le coliti croniche, caratterizzate da disturbi di lunga durata, possono essere originate sia da microrganismi (colite amebica o tubercolare), sia da cause sconosciute (colite ulcerosa e malattia di Crohn): i sintomi non differiscono di molto da quelli delle forme acute. La terapia si basa sul riposo a letto, sulla reintegrazione dei liquidi e dei sali persi con la diarrea e, se possibile, sulla cura della malattia di base; tuttavia, specie nelle colite acute, i disturbi tendono a guarire senza terapie entro pochi giorni.