coscienza


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    consapevolezza di se stessi e dell’ambiente circostante, dipendente dall’efficienza e dall’integrazione delle funzioni psichiche superiori (vigilanza, percezione, attenzione, memoria), e che consente l’organizzazione di un comportamento intenzionale. Le strutture cerebrali del talamo e del mesencefalo (sostanza reticolare) sembrano avere un ruolo determinante nel mantenimento dello stato di coscienza. La coscienza viene meno fisiologicamente nel sonno; sue alterazioni patologiche e transitorie si verificano in corso di crisi epilettiche, sincope, narcolessia e commozione cerebrale; alterazioni prolungate si hanno nei quadri della confusione mentale e del coma.