cavità a fondo cieco formata dall’erniazione di mucosa e sottomucosa di un viscere, che fuoriescono attraverso una lacuna della tonaca muscolare. I divertìcoli sono comuni nel tubo digerente (esofago, tenue e colon), ma anche nelle vie urinarie (vescica) e nelle vie biliari. Sono in genere causati da esagerata pressione all’interno del viscere (divertìcolo da pulsione), oppure da aderenza infiammatoria tra un organo cavo e linfonodi vicini (divertìcolo da trazione), ma possono anche essere congeniti (vedi Meckel, diverticolo di ). La terapia è chirurgica con asportazione del solo divertìcolo, in caso di formazione singola e di grosse dimensioni, o con asportazione del tratto di organo cavo interessato, nel caso di estroflessioni multiple. Se i divertìcoli sono asintomatici, non si ricorre ad alcuna terapia.
Diverticoli esofagei
Sono quelli della mucosa e della sottomucosa esofagee, che fanno ernia attraverso la tonaca muscolare. I divertìcoli esofagei risultano più frequenti in sede faringo-esofagea (punto di passaggio, sulla faccia posteriore), nella regione iuxtabronchiale (dove l’esofago passa davanti alla biforcazione della trachea) e nell’area epifrenica (in vicinanza del diaframma). Le cause sono un’esagerata pressione dall’interno su punti deboli (divertìcolo da pulsione, faringo-esofagei ed epifrenici), oppure la trazione esercitata da aderenze infiammatorie con linfonodi (divertìcolo da trazione, iuxtabronchiali). I sintomi sono rappresentati da disfagia, rigurgito, dolori retrosternali, pirosi, dispepsia, vomito sanguinolento, possibilità di perforazioni con complicazioni infiammatorie del mediastino o comparsa di broncopolmonite ab ingestis. La terapia è chirurgica, con correzione della coesistente acalasia dello sfintere esofageo più vicino al divertìcolo, tramite sezione delle fibre muscolari (miotomia), lasciando intatta la mucosa; nei divertìcoli iuxtabronchiali raramente è necessario intervenire, mentre in quelli epifrenici va anche asportata l’estroflessione mucosa (diverticolectomia) e corretta l’ernia iatale concomitante.