emissione di sperma da parte del maschio durante l’orgasmo. Non è sotto il diretto controllo della volontà, ma è regolata dal sistema nervoso autonomo. È costituita da due fasi: fase viscerale o di emissione, regolata dal sistema ortosimpatico lombare, durante la quale si ha la contrazione della parte terminale degli epididimi, dei deferenti (vescichette seminali, prostata e uretra bulbare), e chiusura del collo vescicale, per impedire il reflusso di sperma in vescica; e la fase di eiaculazione propriamente detta, caratterizzata dalla contrazione ritmica (ogni 0,8 sec.) dei muscoli striati bulbari e perineali e dell’uretra, che determinano la fuoriuscita dello sperma accompagnata alle sensazioni piacevoli dell’orgasmo. È difficile codificare il tempo che intercorre tra l’inizio del coito e l’eiaculazione. Le afferenze periferiche (stimoli tattili) e le fantasie sono elaborate e integrate a livello del sistema nervoso centrale in modo che l’uomo può acquisire il controllo del riflesso eiaculatorio. In effetti da studi recenti pare che anche l’eiaculazione precoce possa essere una modalità fisiologica di eiaculazione, per esempio, nei primi rapporti; su di essa interviene poi l’apprendimento, cioè un processo attivo di controllo e quindi di ritardo dell’eiaculazione in funzione del prolungamento e dell’amplificazione del piacere. Si possono verificare eiaculazione anche al di fuori dell’attività sessuale (vedi polluzione).