individui nati nello stesso parto. I gemelli si distinguono in monovulari (o monozigotici) e in biovulari (o dizigotici). I gemelli monovulari derivano da una unica cellula uovo, fecondata da parte di un unico spermatozoo, la quale si divide, ai primi stadi embrionali, dando così origine a due individui separati ma geneticamente identici, che posseggono, di norma, gli stessi annessi embrionali, ed è questo il primo criterio di identificazione unitamente all’identità di sesso. Nel caso dei gemelli biovulari si ha invece la fecondazione quasi contemporanea di due diverse cellule uovo da parte di due spermatozoi. Le indagini sui gemelli presentano un elevato interesse in genetica umana, costituendone addirittura uno dei metodi di studio più rilevanti. È infatti possibile studiare l’importanza della componente ereditaria e di quella ambientale nell’estrinsecazione dei caratteri. In gemelli dizigotici dello stesso sesso e allevati insieme si è potuto constatare che le caratteristiche fisiche sono le meno influenzate dall’ambiente, mentre le capacità mentali mostrano un’elevata dipendenza da questo. I gemelli monozigotici, separati subito dopo la nascita, possono invece dare utili indicazioni sull’influenza dell’ambiente nel determinare differenze individuali. L’incidenza dei parti gemellari bigemini (ovvero 2 gemelli) è di circa 1 su 80, e circa 1 su 4 di questi è monovulare. Sono possibili anche parti plurigemellari: sono trigemine circa 1 su 8.000 nascite; quadrigemine circa 1 su 400.000; pentagemine circa 1 su 40 milioni.