HIV


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    retrovirus a RNA, appartenente alla famiglia Retroviridae, genere Lentivirus, responsabile dell’AIDS (in passato veniva chiamato LAV o HTLV-III). Alle latitudini europee ne è diffuso il genotipo HIV-1, mentre nelle zone subequatoriali e tropicali si trova il genotipo denominato HIV-2. È dotato di un involucro, o envelope (in cui si riconoscono le glicoproteine GP120 e GP41) e di un core, costituito dalla proteina P24, che racchiude due filamenti identici di RNA e l’enzima transcriptasi inversa. Il patrimonio genetico di HIV è molto complesso: come tutti i retrovirus, HIV ha tre sequenze geniche (GAG, POL, ENV) che codificano per le proteine strutturali principali e le attività enzimatiche del virus e due sequenze terminali (LTR) poste agli estremi della catena, che sono implicate nel controllo dei processi di trascrizione. Oltre a queste sequenze geniche proprie di tutti i retrovirus, HIV possiede tre geni (TAT, REV, NEF) che codificano per altrettante proteine definite regolatrici, in quanto intervengono nella replicazione e maturazione del virus. La peculiarità del ciclo replicativo di HIV sembra essere legata proprio all’elevato numero di proteine regolatrici prodotte, che si suppone interferiscano sulle normali funzioni delle cellule infettate. Infine, sono stati identificati altri geni (VIF, VPR, VPU) il ruolo dei quali non è ancora del tutto chiarito. GP120 favorisce l’adsorbimento del virus sulle cellule ospiti; GP41, favorisce la successiva fusione tra le due strutture (virus e cellula) dopo l’adsorbimento. Il virus HIV è dotato di uno spiccato tropismo per i linfociti T helper (CD4) e suppressor (CD8), i linfociti B, i fibroblasti, i monociti, le cellule gliali e, verosimilmente, le cellule dell’apparato gastroenterico.