farmaco vasodilatatore arterioso diretto. Determina riduzione delle resistenze vascolari sistemiche ed è pertanto indicato nell’ipertensione arteriosa. Gli effetti collaterali che ne hanno limitato la diffusione sono principalmente quelli legati all’iperattività adrenergica che il farmaco induce: tachicardia, palpitazioni, vampate di calore, cefalea, angina. Per questi motivi ne è sconsigliato l’uso nei pazienti coronaropatici e in quelli con riserva miocardica compromessa. Sono stati riportati anche casi di aggravamento di una precedente insufficienza della funzione ventricolare e ciò consiglia prudenza nell’utilizzo dell’idralazina in pazienti affetti da scompenso cardiaco. Altre situazioni a rischio sono quelle contrassegnate dalla presenza di stenosi aortica. Questi effetti negativi possono essere in parte compensati dalla somministrazione contemporanea di farmaci che inibiscono la stimolazione simpatica del cuore: betabloccanti, metildopa o clonidina. Un serio effetto collaterale dovuto a terapia con dosi di idralazina superiori a 300 mg al dì può essere lo sviluppo di una sindrome lupoide. Per i suoi effetti, il farmaco è invece indicato nei pazienti nefropatici.